Anni ’30. La scrittrice Irène Némirovsky vive ormai a Parigi da alcuni anni, è diventata famosa grazie al suo romanzo “David Golder”, è felicemente sposata e madre di due bambine. Irène vive del suo lavoro, si interroga sull’alchimia della scrittura e sulla difficoltà di tradurre in linguaggio artistico le sfumature e i colori della vita.Sulla scena prendono corpo i suoi personaggi, tutti al femminile, con frammenti delle loro storie: una donna che vuole separarsi dal marito ma non riesce a lasciarlo, una ragazza ricca e viziata che vuole fuggire da una famiglia soffocante, una prostituta che si illude di trovare una soluzione al fallimento della sua vita, una “cocotte” che ritrova una figlia data a balia da bambina la quale vorrebbe seguire le orme della madre.