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“Pascouche”, il secondo album di Antonio Pascuzzo al Parco della Musica

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Uscirà lunedì 27 aprile, PASCOUCHE, il primo album da solista di ANTONIO PASCUZZO che, dopo le precedenti produzioni di Rossoantico (finalista Tenco 2011) si è lanciato in questo nuovo progetto. Il titolo scaturisce ovviamente, della presenza di influenze ?manouche? nell?arrangiamento di alcuni brani, dalla presenza tra gli ospiti dello straordinario chitarrista Angelo Debarre, (considerato l?erede di Django Reinhart), ma anche dalla sintesi dello spirito che attraversa il progetto: un viaggio a tappe alla ricerca di vecchi e nuovi compagni dai quali Pascuzzo riceve in dono i colori della musica: il fado, il calypso, la musica cubana, quella da camera, i suoni balcanici, lo swing, il blues, il rock, il manouche appunto. Foto concessa da ufficio stampa

Pascouche è il secondo album di Antonio Pascuzzo, che segue Rossoantico (finalista Tenco 2011) e le altre numerosissime produzioni e collaborazioni con tanti artisti, da Kocani Orkestar, a Hevia, a Angelo Debarre, a Sinfonico Honolulu, a Fabio Concato, a Sergio Caputo, a Francesco Forni, a Rocco Papaleo, a Simone Cristicchi, ad Alessandro Mannarino, ai Solis String Quartet, a Quartetto Euphoria, a Ginevra di Marco, a Patrizia Laquidara, fino a Goran Bregovich del quale ha aperto il concerto nel 2014.

Accolto da lusinghiere recensioni, il secondo album di Antonio Pascuzzo segna un importante tappa nel percorso artistico dell’ex avvocato calabrese; Pascouche è stato tra i 12 progetti selezionati tra 275 gruppi, provenienti da 17 Paesi di 3 continenti, (al pari di artisti di fama come Natalie Imbruglia o Carmen Consoli). Grande successo ha ottenuto il suo concerto al Medimex del 20 ottobre 2015.

L’uscita dell’album è stata anche l’occasione per realizzare una serie di video che raccontano una storia frutto di 3 brani dell’album ma con una sua autonomia dalle 3 che la compongono: Alta felicità, un Bacio, Lulù.

Il titolo scaturisce ovviamente dalla presenza di influenze “manouche” nell’arrangiamento di alcuni brani. La presenza tra gli ospiti dello straordinario chitarrista Angelo Debarre, (considerato l’erede di Django Reinhart), è anche la sintesi dello spirito che attraversa il progetto: un viaggio a tappe alla ricerca di vecchi e nuovi compagni dai quali Pascuzzo riceve in dono i colori della musica: il fado, il calypso, la musica cubana, quella da camera, i suoni balcanici, lo swing, il blues, il rock, il manouche appunto.

Come un nomade Pascuzzo, colora le storie di accenti attraverso un viaggio non solo virtuale, tra le musiche del mondo.

VENERDI 13 MAGGIO TEATRO STUDIO GIANNI BORGNA ORE 21

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

Biglietto unico 15 euro