Per i 200 anni del Gabinetto Vieusseux di Firenze uscirà per Olschki il 1° di marzo la corrispondenza inedita tra gli scrittori Alessandro Bonsanti e Carlo Emilio Gadda con il titolo “Sono il pero e la zucca di me stesso.
Carteggio 1930-1970″, a cura di Roberta Colbertaldo.
Per quarant’anni, a partire dal 1930, Bonsanti e Gadda intrattennero
un fittissimo scambio epistolare. Ne restano oltre 300 lettere finora
in gran parte inedite, conservate nel Fondo Gadda del Gabinetto
Vieusseux e in parte nel Fondo Liberati e presso gli eredi Bonsanti,
che documentano un sodalizio tra i più significativi del Novecento
italiano, mettendo in luce il percorso biografico e letterario-editoriale di Gadda, insieme al ruolo fondamentale svolto da Bonsanti nel sostenerlo e nel sollecitarlo a scrivere. Un’amicizia che perdura intatta tra le difficoltà della vita quotidiana e le tragedie della storia, in un’Italia che dai tetri anni del fascismo si evolve verso una faticosa e frastornante modernità.
Il volume, corredato di indici e di illustrazioni, esce nella collana ‘Studi’ del Gabinetto Vieusseux. Con questa pubblicazione, il Vieusseux porta a compimento il lungo lavoro di cura e ordinamento di un importante nucleo di carte del Fondo Gadda. Il Fondo, affidato da Gadda a Bonsanti alla fine degli anni Quaranta, e da Bonsanti conferito all’Archivio Contemporaneo che oggi porta il suo nome, è stato sottoposto nel tempo a un raffinato restauro dopo i danni che aveva subito nell’alluvione del 1966. Il volume, introdotto da Gloria Manghetti, è arricchito da una testimonianza di Sandra Bonsanti, ed è dedicato alla memoria di Piero Gelli, fedele amico del Vieusseux, per l’attenzione speciale che ha riservato a Gadda lungo tutta la sua prestigiosa carriera editoriale.