Lunedì 19 marzo l’eclettico e poliedrico performer, attore, autore, regista teatrale Pippo Delbono porta sul grande schermo del Teatro Argentina il suo film VANGELO. Con un approccio toccante e scomodo, Delbono si reca in un centro dove i profughi trovano asilo e condivide la loro quotidianità fatta di tempo sospeso tra dolorose memorie e incerto futuro. Poco alla volta i rifugiati si aprono al regista, gli raccontano le loro storie. Inizia così un rapporto di conoscenza che lo porta a immaginare di fare con loro quel “Vangelo” che la madre in punto di morte gli aveva chiesto di mettere in scena. Alla fine di quel “Vangelo” rimarranno solo alcuni momenti, ma rimarrà soprattutto il fatto che su queste persone quelle parole riacquisteranno una loro forza originaria. E in questo cammino si incroceranno poi le vite di questi uomini scampati all’esodo. E così l’idea di mettere in scena il “Vangelo” prende forma incarnandosi proprio nella vita di queste persone, inevitabili protagoniste di un tempo nuovo. La scelta di mescolarsi con gli “ultimi” della società appare a Delbono come il modo più plausibile per lui – ateo – di affrontare momenti dai testi evangelici perché “non si può camminare sull’acqua. Si può solo sprofondare nell’acqua, come sprofondano tutte queste persone che stanno arrivando qua e che cadono, come dei Cristi, in mezzo al mare”.