Nel 1976 Thomas Bernhard dedicò il testo MINETTI, RITRATTO DI UN ARTISTA DA VECCHIO al suo attore-feticcio Bernhard Minetti, considerato uno dei più grandi interpreti di teatro del Novecento. Ora Roberto Andò affida alla maestria di Roberto Herlitzka il compito di vestire i panni di Minetti, in un’operazione di estrema raffinatezza che cela una forte critica contro la società e l’omologazione, in scena dal 24 al 29 gennaio sul palcoscenico del Teatro Argentina nel segmento di Stagione Ritratto d’Artista. È l’ultima notte dell’anno: nella hall di un impersonale albergo di Ostenda il grande attore ormai anziano trascorre la serata tempestosa nell’attesa di calcare il palcoscenico per l’ultima volta nel ruolo di Lear, dopo trent’anni di assenza forzata dalle scene. Le riflessioni critiche sul pubblico teatrale e sul presente, l’abbandono a un flusso di coscienza pervaso di rimpianti ossessivi e le solitudini dei personaggi che gli sfilano intorno come spettri creano un microcosmo di risentimenti sociali, mettendo tuttavia in luce il senso più profondo del teatro, dell’arte e della recitazione.