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Roma ricorda Ronconi, il teatro Argentina si apre al pubblico gratuitamente

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l Teatro di Roma omaggia Luca Ronconi per ricordare, a un anno dalla scomparsa (21 febbraio 2015), l’uomo e il maestro che ha segnato oltre mezzo secolo di teatro con intelligenza, sensibilità e invenzione. Giovedì 24 marzo (a partire dalle ore 17.30) nella Sala Squarzina del Teatro Argentina, diversi gli appuntamenti programmati per un pomeriggio di cultura che diventa occasione viva per celebrare, riscoprire e rinnovare l’eredità di un grande uomo di teatro che continua a stimolare la ricerca fra la parola scritta e la parola fatta vivere in palcoscenico.

 

ROMA PER RONCONI. A UN ANNO DALLA SCOMPARSA è il titolo dell’incontro ad ingresso libero che si apre alle 17.30 con la proiezione della Conversazione tra Luca Ronconi e Jacopo Quadri (durata 18’). Un dialogo intimo e personale inserito fra gli extra del DVD La scuola d’estate dello stesso Quadri, (documentario distribuito da Luce Cinecittà, 2015), una delle ultime testimonianze del maestro ritratto attraverso il racconto degli allievi del Centro Teatrale Santacristina, la scuola aperta in Umbria da Ronconi e pensata come luogo di ricerca e di studio in cui accogliere giovani attori.

 

A seguire La Scuola d’estate. Lo spazio di libertà di Luca Ronconi (edito da Contrasto) a cura di Roberta Carlotto che, insieme a Claudio Longhi, presenta il quaderno che raccoglie la vasta produzione pedagogica del maestro nella Scuola di Santacristina e racconta anche l’esperienza didattica di tanti giovani allievi impegnati nelle analisi dei testi, nelle prove, nella vita di comunità di questo “eremo” sospeso nel cuore dell’Umbria.

 

Si continua con la presentazione del libro di Italo Moscati Luca Ronconi un grande maestro negli anni dei guru (Ediesse). Con l’autore interviene Valentino Zeichen per riflettere sulla profonda e affascinante vitalità di un uomo innamorato della conoscenza, senza esclusioni né di epoche né di autori, in cui si avverte una elegante e potente confronto con le tradizioni, mai tradite anzi reinventate.

 

Chiude l’incontro la presentazione del libro Guardare il romanzo. Luca Ronconi e la parola in scena (Rubbettino Università) che l’autrice Marta Marchetti presenta con Claudio Longhi per ricordare le numerose edizioni teatrali di opere letterarie che Ronconi ha trasferito in teatro. Dal Pasticciaccio (1996) o dai Fratelli Karamazov (1998), fino ai più recenti allestimenti dei romanzi di H. James e W. Gombrowicz, sono questi esempi di un teatro capace di “teatralizzare” la letteratura e di ridefinirne i confini. Non ci sono adattamenti né riscritture alla base dei lavori, ma una profonda ricerca in cui il regista, attore e spettatore si trovano costretti a ripetere in maniera del tutto nuova l’esperienza estetica della lettura di un libro. Guardare il romanzo diventa così un esercizio intellettuale e un ulteriore passo avanti nel costante tentativo di Ronconi di indagare il teatro.