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Romaeuropa: al via domani “Digitalive”, sezione dedicata all’innovazione artistica e alle digital performance

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Dopo il visual live di Robert Henke (27 settembre, Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli), la trentacinquesima edizione del Romaeuropa Festival prosegue nel segno della ricognizione delle espressioni artistiche nell’ambito delle culture digitali: curata da Federica Patti la sezione Digitalive si articola dal 2 al 4 ottobre con un programma dedicato alle creazioni più cross-over tra musica elettronica, performance, video e opere in AR e VR (Augmented Reality e Virtual Reality) con QuayolaLoremMassimo PupilloSalòMara Oscar CassianiMyriam Bleau + La Turbo AvedonShonen CompanyAlexander Whitley e gli studenti di Multimedia Arts and Design RUFA – Rome University of Fine Arts. Digitalive èun percorso interamente dedicato alle live media performance teso a superare ogni categoria disciplinare o classificazione di genere con l’obbiettivo di mostrare le innovazioni del vasto ambito di contaminazione fra scienze, media, musica, arti performative e arti visive.

Filo rosso di quest’edizione è, nelle intenzioni di Federica Patti, l’idea di “gemello digitale” che sostanzia la produzione e l’utilizzo di ambienti virtuali. «Componenti importanti del concetto di Industry 4.0, in molti settori industriali i gemelli digitali sono già ampiamente utilizzati per ottimizzare il funzionamento e la manutenzione sia di beni fisici che di sistemi e processi produttivi. Popolano un ambiente tecnologico in cui gli oggetti fisici possono vivere e interagire virtualmente con altre macchine e persone. Vengono anche definiti “cyberobject” o “avatar digitali”» spiega Patti «Gli spettacoli in programma a DL 2020 sembrano portare in scena e dialogare con alter ego virtuali, fantasmi la cui presenza palpabile può essere evidenziata in tutte le fasi del processo creativo – la composizione musicale, il disegno luci, il tessuto coreografico, l’impianto scenico, la stesura drammaturgica: l’apparato tecnologico si costituisce come firma co-autoriale, in stretta e vitale collaborazione con gli artisti e gli attori»

PALCOSCENICI VIRTUALI – IL PROGRAMMA ONLINE

È un invito ad esplorare gli alter ego del corpo e del movimento Chaotic Body 1: Strange Attractor coreografia virtuale realizzata dall’inglese Alexander Whitley e presentata in anteprima assoluta free e online dal 2 al 4 ottobre sul sito romaeuropa.net nell’ambito della stagione Uk Italy 2020 in collaborazione con il British Council. Se nel progetto Digital Body, lanciato in risposta alla pandemia Covid-19, il coreografo si è interrogato sulla possibilità della danza di esistere in forma puramente digitale, approfondendo i modi, apparentemente illimitati, in cui il movimento umano può essere visualizzato attraverso l’uso delle tecnologie di motion capture e dei motori di gioco, Chaotic Body è un’ulteriore estensione di questa indagine: un trittico di film ispirati alla teoria del caos, ai processi dinamici e ai modelli geometrici della natura di cui Strange Attractor, creato in collaborazione con gli artisti digitali UL Collective e con il compositore Qasim Naqvi, rappresenta il primo capitolo.

Virtuale è anche il corpo dell’avatar La Turbo Avedon che sempre online il 2 ottobre si esibirà insieme alla musicista canadese Myriam Bleau nel progetto Eternity Be Kind una performance che prende la forma di un concerto hyper-pop destrutturato, tra simbolismo mitologico e accenni barocchi. Una tavola rotonda virtuale è invece quella creata dalla compagnia Shonen che in Phoenix – Process of creation in situation of Conflict presenta il 3 ottobre, online per Romaeuropa, una conferenza costruita attraverso il dialogo tra il coreografo francese Éric Ming Cuong e il danzatore palestinese Mumem Khalifa da Gaza. In quest’occasione i due artisti, che hanno lavorato insieme attraverso Skype per due anni al fine di costruire lo spettacolo Phoenix, si confronteranno affrontando il tema della relazione tra il corpo in movimento e i droni come macchine di sorveglianza. Mara Oscar Cassiani, artista WI-Fi Based, Vincitrice del Digital Award 2019 (sostegno alla produzione che Romaeuropa fornisce ogni anno agli artisti digitali attivi anche in ambito performativo) ritorna, infine, con alcuni contributi online in attesa della sua nuova creazione prevista per il 2021.

PALCOSCENICI REALI – IL PROGRAMMA AL MATTATOIO E AL TEATRO ARGENTINA

Dai palcoscenici virtuali alla manipolazione degli spazi reali con Transient – Impernanent Paintings nuovo visual live di Quayola, presentato il 4 ottobre in prima assoluta al Teatro Argentina: un concerto audiovisivo per due performer e algoritmi generativi che eseguono, insieme, un’improvvisazione dal vivo per due pianoforti motorizzati e proiezioni video. Ma è il Mattatoio di Testaccio a confermarsi vero e proprio cuore pulsante di Digitalive. Qui Lorem – progetto multidisciplinare guidato dal sound e visual artist Francesco D’Abbraccio – indaga l’interazione tra uomo e macchine nell’epoca dell’intelligenza artificiale in una performance dal titolo Within a latent space, presentata, il 2 ottobre, in collaborazione con il premio RE: Humanism e con il supporto di Alan Advantage.

Sono 3, invece, gli appuntamenti volti ad indagare le nuove tendenze in ambito musicaleSalò (la band nata dall’incontro tra Emiliano Maggi, Toni Cutrone/Mai Mai Mai, Giancomo Mancini, Stefano Trapani e Cosimo Damiano) in Streghe, Briganti, Diavoli e Santi il 2 ottobre costruisce una messa in scena visionaria di epoche oscure come quella attuale; il compositore Stefano Pilia presenta la sua nuova opera per chitarra solista In Girum Imus Nocte Et Consumimur Igni (3 ottobre) mentre Massimo Pupillo, il 3 ottobre,  debutta dal vivo con la sua ultima fatica The black Iron Prison.

Completano Digitalive, infine, l’installazione realizzata dagli studenti del MAD in “Multimedia Arts & Design” di RUFA – Rome University of Fine Arts, coordinato da Caterina TomeoTHE POST-FUTURIST CAVE oltre ai talk e gli incontri online con RUFANABA e RE:Humanism.