Facile adesso dire che era tutto già scritto. In realtà dal successo al flop il passo è breve, come insegna la storia del cinema. Dunque complimenti a Checco Zalone, che ha battuto al botteghino anche se stesso. Complimenti perché non era scontato e portare al cinema il giorno di Capodanno quasi un milione di italiani, premier Renzi compreso, e’ un’impresa. La verità – almeno secondo B in Rome, che lo ha visto in una sala strapiena – e’ che, contrariamente a quel che pensano molti critici professionali, l’attore pugliese e’ un comico di razza, di come non se ne vedevano da tempo. Un genio della tempistica cinematografica e della satira. Ce ne ha per tutti e per nessuno, senza tema di sfidare, insieme, “politicamente corretto” e sentimentalismo. La migliore battuta di Quo Vado? Forse “Io sono ateo“. Chi ha visto il film non può dimenticarla, insieme a tante altre. I numeri, per la cronaca. Con quasi 7 milioni di euro nel primo giorno di programmazione (6.852.291 euro con oltre 930 mila presenze), Quo vado? di Gennaro Nunziante, protagonista Checco Zalone, batte tutti i record e sale sul podio come miglior incasso nelle prime 24 ore, battendo Harry Potter e i doni della morte – parte II (3,2 milioni), Spiderman (2,8 milioni) e l’ultimo Star Wars (1,8 milioni). Con Quo vado? Zalone batte anche se stesso: Sole a catinelle, uscito il 31 ottobre 2013, aveva raccolto il primo giorno 2.354.057 euro (343.767 presenze), mentre Che bella giornata, uscito il 5 gennaio 2011, aveva fatto segnare al botteghino nelle prime 24 ore 2.718.522 euro (410.037 presenze).
Tanto di cappello!