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“Se solo fosse sale”, allo Stanze Segrete si parla di femminicidio e violenza domestica

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Dall’8 al 13 maggio al Teatro Stanze Segrete è in scena Se solo fosse sale. I protagonisti, diretti da Barbara Porta, sono Licia Amendola, Antonio Fazzini, Maurizia Grossi, Eliana Lupo, Barbara Porta, Gisella Rocca e Gregorio Valenti.

Il testo affronta temi attuali e importanti quali il femminicidio, la violenza domestica e psicologica, fatta d’infinite sfumature. L’intento è quello di analizzare la cultura del possesso e della sopraffazione, studiandone il complicato linguaggio, i gesti e le manipolazioni all’interno della coppia.

Attraverso monologhi, dialoghi, musica e canzoni, sfoghi e confessioni, sia dal punto di vista femminile che da quello maschile, esce prepotente una realtà in cui siamo tutti sempre divisi, sia tra di noi che, soprattutto, dentro di noi. Ma è proprio in questo essere sempre a metà, mai completi, che si crea quel vuoto in cui la violenza più becera e inaccettabile può agire.

Se non pensiamo che gli uomini siano violenti “per natura”, così come non pensiamo che le donne siano “per natura” inferiori, allora dobbiamo chiederci: di quale famiglia e di quale amore stiamo parlando?”, spiega la regista Barbara Porta.

Se abbiamo ancora una guerra da vincere non può essere tra maschi e femmine perché il nemico in realtà è comune: è l’incapacità di amare l’altro. Un’idea di Amore che forse non è ancora stata scritta.

TEATRO STANZE SEGRETE

Via della Penitenza 3

Dall’8 al 13 maggio 2018

Da mart. a sab. ore 21 dom. ore 19