Dal 17 al 27 maggio 2018 in scena , lo spettacolo vincitore della nona edizione della rassegna “SALVIAMO I TALENTI – Premio Attilio Corsini”, iniziativa ideata da Viviana Toniolo, per promuovere progetti teatrali di grande qualità i cui protagonisti sono giovani registi e giovani attori, con lo scopo di aumentare le opportunità delle creatività emergenti, costruendo una vetrina dedicata ai nuovi talenti ancora sconosciuti.
Lo spettacolo Un uomo è un uomo, prodotto da Attori & Tecnici ed inserito nella nuova stagione del Teatro Vittoria è tratto dal testo di Brecht e rappresenta teatralmente una fredda e cinica fotografia delle conseguenze dell’imperialismo coloniale. La potente e inarrestabile forza capitalistica corrompe e strumentalizza il proletariato, fino ad annullare completamente il carattere e la personalità dell’individuo. Nell’ India del 1925, l’esercito inglese è arrivato a Kilkoa con circa centomila soldati pronti a marciare verso le frontiere settentrionali e muovere guerra contro il Tibet. Durante una serata di bagordi i tre soldati Uria, Polly e Jesse, sono costretti ad abbandonare il loro commilitone del plotone mitraglieri Jip, dopo aver distrutto una Pagoda per rubare i soldi delle elemosine. Con il rischio di essere fucilati per ordine del loro terribile sergente Bloody five, i tre si imbattono in Galy Gay, scaricatore del porto di Kilkoa, un uomo ingenuo ed incapace a dire di no.
Per i soldati la soluzione è semplice: sarà lui il nuovo Jip. All’interno del famigerato vagone-birreria della vedova Begbick, Uria, Polly e Jesse, con l’aiuto della vedova, mettono in piedi una farsa grottesca ai danni del malcapitato Galy Gay, allo scopo di trasformarlo in Jip, annullando completamente la sua personalità e omologandolo perfettamente a qualsiasi altro soldato, rimpiazzando così il loro camerata disperso. Galy Gay rappresenta la debolezza della società, l’uomo che può in qualsiasi momento essere chiunque. I soldati inglesi adoperano un lavaggio del cervello tale da indurre la loro vittima a rifiutare di proposito di essere Galy Gay. A distanza di pochi anni dalla teoria della relatività di Einstein, il drammaturgo tedesco racconta una storia terribile e comica sul potere di trasformare un uomo in un altro uomo.