“Viriditas, l’origine” è uno studio nato da Marilena Sutera, pittrice e grafica, e Aurelio Gatti, coreografo e regista, e un’amicizia lunga oltre dieci anni..
La ricerca e il lavoro di Marilena Sutera su Hildegard von Bingen, figura assolutamente originale e personaggio chiave nel panorama Medioevale del XII secolo, ha ispirato questo primo studio in cui danza, teatro, grafica, pittura e musica concorrono a “leggere” e intuire quella energia vitale che tiene il mondo, noi e tutto ciò che ci vive intorno, e che Ildegarda chiama “viriditas”: “[…] come il soffio dell’anima tiene insieme il corpo con fermezza, così i venti più forti animano quelli sottomessi…, […] come l’acqua irriga la terra così l’anima penetra in tutto il corpo…” (Liber Divinorum Operum).
Proprio nel lavoro della messinscena si esprime il concetto della “corrispondenza”, momento fondamentale della mistica di Ildegarda e alla base di ogni alchimia teatrale: tra Trascendenza e Natura, tra uomo e mondo… L’uomo e tutta la natura che lo circonda si corrispondono perché uniti e animati dalla stessa forza vitale, la “viriditas”, così linguaggi diversi, codici, umanità differenti si incontrano nella scena. La viriditas di Ildegarda è un assoluto: “Io sono la suprema forza del fuoco, ho acceso tutte le scintille viventi…fiammeggio sulla bellezza dei campi, risplendo nelle acque e ardo nel sole, nella luna e le stelle e con l’aereo vento suscito tutte le cose, vivificandole con la vita invisibile che tutte le sostiene, l’aria vive nella vegetazione e nei fiori, le acque scorrono come se vivessero…” , per noi un potente pungolo per una ricerca fuori dagli schemi consueti.
Il riferimento all’esperienza mistico-profetica di questa donna – non solo badessa, ma anche esperta in teologia, scienza, medicina, cosmologia, filosofia, fondatrice di monasteri femminili, predicatrice al clero e al laicato, anche compositrice – ha offerto il terreno “comune” tra creazione artistica e quella scenica: la ricerca del “centro” nell’opera della Sutera, la scansione dell’Ecclesiaste nelle parole del rito, le forme e le dinamiche improvvise di Kairos – il tempo fuggente, l’evocazione data da un continuum di paesaggi sonori e non ultimo il luogo – l’Arco di Malborghetto, spazio non solo fisico ma anche di memoria.
Quindi una esposizione incasellata dei lavori di Marilena Sutera nelle architetture antiche dell’Arco di Malborghetto, il teatro nell’interpretazione di Laura Bandelloni, la danza nelle forme giovanissime di Luca Piomponi, la drammaturgia e la coreografia di Aurelio Gatti.
ANTIQUARIUM MALBORGETTO
Area Archeologica, Arco di Malborghetto
Via Flaminia km 19,4 in direzione Terni, altezza stazione RomaNord/Sacrofano