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I busti parlanti del Parco della Rimembranza, scopri la loro storia

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Il 2 giugno del 1882 Giuseppe Garibaldi moriva a Caprera e quello stesso giorno il Parlamento italiano e il Comune di Roma deliberavano di erigere un monumento all’eroe sul Gianicolo, il colle che aveva visto nel giugno del 1849 la disperata resistenza del difensori della Repubblica romana all’assedio delle truppe francesi comandate dal generale Oudinot: uno dei momenti più alti e significativi del nostro Risorgimento.
Fu così che nel maggio del 1883 il Comune acquistava dal principe Corsini l’area di 43 mila metri quadrati sulla sommità del colle per destinarla a passeggiata pubblica e, con delibera dell’anno seguente, “ai busti dei patrioti che s’illustrarono per la difesa e per la liberazione di Roma”. Le prime erme furono collocate tra il 1885 e il 1888 e altre vennero realizzate intorno al 1895, anno dell’inaugurazione del monumento a Garibaldi. Alcune sono opera di illustri scultori, come Giovanni Nicolini, Ettore Ximenes, Publio Morbiducci, Ettore Ferrari, Adolfo Pantaresi. La sistemazione dei busti proseguì intensamente per tutta la prima metà del Novecento, giungendo fino ai nostri giorni, con il busto del bulgaro Petko Voyvoda (2004), che ha portato il numero delle erme a 84.

 Sabato 14 maggio 2016 ore 16.00

Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Largo di Porta San Pancrazio

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Informazioni

tel 060608 tutti i giorni ore 9.00 – 21.00