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Love. L’amore in tutte le sue forme a Chiostro del Bramante

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Dal 29 settembre al 5 marzo, al Chiostro del Bramante, è in esposizione uno straordinario esempio di architettura rinascimentale:” LOVE. L’arte contemporanea illustra l’amore”, a cura di Danilo Eccher, prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante in collaborazione con Arthemisia Group.

Il Chiostro celebra i suoi 20 anni con un’esposizione a carattere internazionale. Artisti del calibro di Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente e Joana Vasconcelos, autori tra i più grandi esponenti d’arte contemporanea, celebrano questo “compleanno” attraverso opere che si esprimono attraverso un linguaggio fortemente emozionale che mette in risalto il fruitore, coinvolgendolo attivamente nell’opera stessa.

Il pubblico si appropria, dunque, degli spazi espositivi, diventando parte integrante della mostra. I visitatori sono immensi e coinvolti a 360° in questa esperienza museale, non solo sotto il punto di vista sensoriale;  in alcuni punti, infatti, è possibile lasciare in ricordo, pensieri, frasi degli innamorati direttamente sui muri del “tempio dell’amore”.download

La mostra affronta uno dei temi, forse più comuni ma allo stesso tempo più complessi: l’Amore, in ogni sua sfaccettatura e punto di vista. Un amore trasgressivo, come l’opera di Gilbert&George, passionale, tormentato, anomalo, come il bacio di due sculture classiche raffiguranti due individui con hendicap, simbolo dell’imperfezione e della normalità dell’amore; distruttivo e assoluto, come l’opera fotografica di Vanessa Beecroft, che attraverso la rappresentazione del corpo femminile, descritto come una forma classica divinizzata, riesce ad esprimere l’amore universale, ciò che va oltre il colore della pelle o le culture diverse perché “sei diverso ma ti amo lo stesso, poiché in fondo siamo persone e siamo simili”.download (1)

Amore è anche il mettersi in gioco in prima persona, esserci nell’opera e non più solamente guardarla da fuori. Questo è ciò che Yayoi Kusama chiede a chi “entra” nella sua ultimissima Infinity Mirrored room, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins (2016), dove lo spazio è ripetuto all’infinito, tematica che ricorrerà spesso nelle sue opere. All’interno di questa stanza si è accolti in un caotico gioco di specchi nel quale bisogna immergersi, abbandonarsi, respirare la solitudine. I confini tra uomo e mondo, tra realtà e immaginazione svaniscono nell’attimo in cui si chiude la porta dell’Infinity Room e si viene allucinati da un paesaggio psichedelico di zucche, sogno allucinogeno che richiama l’atmosfera mentale nei quali le dimensioni si falsano, le prospettive si capovolgono, gli oggetti e i personaggi si confondono.download (3)

Molte delle opere inoltre sono accompagnate da dei componimenti sonori, perché non esiste strumento migliore della musica per rappresentare l’arte e i sentimenti, le emozioni che suscita in particolar modo questa rassegna.

L’amore dunque come simbolo di perpetuità, eterno perché comprende infinite emozioni, sentimenti, atteggiamenti e comportamenti che non si possono elencare né descrivere con una singola parola, né rappresentare o catturare con una scultura, un dipinto o una fotografia.

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