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Scopri la Roma delle cortigiane

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Edoardo Latessa

Per conoscere la vivacità della società romana rinascimentale Yes-Art Italy propone la visita guidata ”Le cortigiane a Roma nel rinascimento” tenutasi il 12 marzo. L’evento, a cura di Cristina Vuerich, ha inzio ai piedi della basilica di Sant’Agostino in campo Marzio, costruita tra il 1479 e il 1483, la quale contiene oltre ai capolavori di Raffaello e Caravaggio i resti di Santa Monica. La visita prosegue come una passeggiata tra i palazzi e i vicoli della città, strappando al tempo fatti e protagonisti del passato. Il tema cortigiano è così un pretesto,difatti nonostante l’assenza di un preciso criterio cronologico ogni tappa del viaggio svela un tassello di quel complesso fenomeno che fu il rinascimento, che non limitò la sua influenza all’arte ed all’architettura ma nel profondo sconvole i costumi e la mentalità della società dell’epoca. Proprio in virtù di questo le cortigiane diventano il rifilesso di una società sofisticata e ”libertina” dove la cultura e il piacere,il sacro e il profano si mescolano tra loro. Ridurre queste donne a semplici prostitute veniali e dissolute è un grave errore verso cui la visita mette immediatamente in guardia; la bellezza da sola non era sufficiente per introdursi nell’ambienti aristocratici, infatti era necessaria un eccellente istruzione preparata fin dalla fanciullezza per diventare cortigiana e in molti casi l’influenza data dalla riscoperta della ”cultura Classica” portava all’esigenza di impare perfettamente il greco e il latino. A riprova di questo è esemplare il caso della nota cortigiana Lucrezia Porzia detta ”Matremma non vole” (un sopranome bizzarro) la quale non accoglieva alla sua ”corte” nessun pretendente che non fosse in grando di recitare a memoria i versi del Petrarca. Si riunivano così uomini ricchi e istruiti intorno a queste donne che apparivano simili a regine nelle proprie sfarzose abitazioni sembrando quasi anticipare quello che sarà poi il salotto letterario francese.

Il declino del rinascimento italiano fu il segno di una lenta crisi politica ed economica dell’Italia che causò il mutamento di usanze e costumi conducendo a un irrigidimento e una moralizzazione della società. Papa Pio V ghettizzò le cortigiane nel quartiere dell’Ortaccio che assunse l’aspetto di un moderno ”quartiere a luci rosse” forse anche come reazione alle accuse della riforma luterana. L’autorità papale venne messa a dura prova dal Sacco di Roma del 1527 che sconvolse la popolazione cittadina segnando una vera e propria cesura, la città difatti non si riprese per quasi più di un secolo, spopolata e ridotta ad un cumulo di macerie divenne il pallido ricordo di una città viva e stimolante. Cristina Vuerich intrattiene in questo viaggio con brio e personalità esponendo il proprio sapere con passione così da coinvolgere e appassionare