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“Cantare Iucundum Est” 4a edizione dal 27 gennaio – Teatro Villa Pamphilj Roma 3

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Sabato 27 e domenica 28 torna al Teatro Villa Pamphilj di Roma “Cantare Iucundum Est”, la rassegna giunta alla quarta edizione, nata e consolidata al Teatro Villa Pamphilj, quest’anno coordinata e diretta  dal M° Camilla di Lorenzo

La rassegna organizzata dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia presenta, in differenti appuntamenti, dieci cori di Roma e Provincia, coinvolgendo oltre 200 coristi, oltre al “residente” Coro polifonico di Villa Pamphilj.

Sabato 27 in programma “Progetto NOTTE“, per voci e strumenti: uno spettacolo musicale poetico, fatto di canti della sera o da ninne nanne per addormentare i bambini (anche le più drammatiche come Wiegala weier scritta per i piccoli internati nei campi di concentramento)…

Domenica 28 sarà la volta della giornata dedicata all’Associazione Amaca onlus in cui ogni coro, dopo essersi esibito con il proprio repertorio, si unirà agli altri per formare una grande corale e cantare brani tutti insieme.

L’incasso di domenica 28 sarà devoluto ai progetti di solidarietà di AMACAwww.amacaonlus.org

lle suggestioni della notte e delle ore che la precedono e seguono, poeti e musicisti hanno in tutti i tempi dedicato pagine memorabili. Ad alcune di queste è ispirato questo spettacolo musicale.

I canti della sera o le ninne nanne per addormentare i bambini, anche le più drammatiche come Wiegala weier scritta per i piccoli internati nei campi di concentramento, ci portano verso la notte; il tempo della tenebra, degli amanti, dei timori più profondi dell’esistenza o anche dei tormenti dell’insonnia. Al poeta pare che solo gli altri possano godere dei dolci ristori del sonno. Il buio a volte gli sembra solo il luogo dei rimpianti e della solitudine.

Il repertorio vocale, anche contemporaneo è ricchissimo di melodie e liriche che celebrano la magìa di questa oscura parte della nostra vita. Ma a volte non c’è neanche bisogno di parole per affrontare questo fascinoso tema come parrebbe dall’ascolto delle Variazioni Goldberg che Bach avrebbe scritto, alla tastiera, per riempire le notti insonni del conte suo committente ed estimatore. Così alcune di queste melodie, si fanno accostare amabilmente a quelle di madrigali dei grandi maestri del 5 e ‘600 o addirittura a canzoni del repertorio jazzistico o persino dei Beatles che in modi diversi toccano lo stesso tema.

Ma ecco che l’alba spesso così desiderata infine torna, i fantasmi del buio si dileguano e tramite i versi del Tasso musicati da Monteverdi vediamo la natura che lentamente si risveglia insieme ai nostri diurni pensieri e desideri.

La luce al fine ci mostra di nuovo le 12 voci e gli strumenti che hanno dato vita a questo percorso poetico-musicale. Il mattino, inizio di una nuova giornata ma anche speranza di un nuovo orizzonte, è celebrato anche dai versi di Emily Dickinson. Il sole alto ci riporta alle nostre frenetiche e più prosaiche attività quotidiane. In quanto agli amanti… attenderanno trepidanti la notte successiva.

Fabrizio Cardosa                           

PROGRAMMA

H.Purcell : We the spirits

J.S. Bach : Var 10 da variazioni Goldberg

Ilse Weber : Wiegala weier

Wert : Il dolce sonno

Mashwiz- Sherwin : A nightingale sang in Berkeley square

  1. Aquilano : Tu dormi io veglio
  2. Mc Cartney : Blackbird

J.S. Bach : Aria 1 Goldberg

  1. De Rore : O sonno

J.S. Bach : Var 18 Goldberg

P.P. Scattolin : Morning

C.Monteverdi : Ecco mormorar l’onde

H.Purcell : We the spirits (reprise)

CORO

Gerhild Tuma, Gaia Lisa Tacchi,Teresa Panettieri, Stefania Hagen Codraro, Andrea Perlis, Alessia Rossano, Fausto Iachettini, Fabrizio Giovannetti, Luca Pietropaoli, James Varah, Stefano Canitano, Nicola Lugeri: VOCI

Gabriele Benigni: VIOLINO

Luca Pietropaoli :CORNETTO

Lidia Dottore: PIANO

Fabrizio Cardosa: VIOLA DA GAMBA, DIREZIONE