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Chigiana International Festival, un week end eccezionale di musica contemporanea

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Nuovo intenso fine settimana per il programma del Chigiana International Festival and Summer Academy 2016, dedicato a un artista imprescindibile del panorama musicale del nostro tempo, Salvatore Sciarrino, e a un importante maestro del secolo scorso: Giacinto Scelsi.
Venerdì 15 luglio (Chiesa di Sant’Agostino, ore 21:15 – Chigiana Today), il Quartetto Prometeo insieme al flautista Matteo Cesari – fra i più celebri interpreti del repertorio contemporaneo – eseguiranno la prima esecuzione assoluta integrale di Trovare un equilibrio è necessario? di Salvatore Sciarrino. In apertura di concerto Alle fonti della Stravaganza, composizione sempre di Sciarrino dedicata alla trascrizione per quartetto d’archi di alcune Sonate di Domenico Scarlatti (verranno eseguiti quattro brani sui quindici dell’intera raccolta). Nella seconda parte il Prometeo sarà impegnato in una pagina “mitica” del repertorio classico, il Quartetto in do diesis minore op. 131 di Ludwig van Beethoven. Si preannuncia quindi un concerto dal programma affascinante che unisce le sonorità “antiche” di Scarlatti e Beethoven con lo sguardo sempre curioso e indagatore del compositore siciliano, quest’anno Leone d’Oro alla Carriera della Biennale di Venezia e docente dell’Accademia Chigiana, che introduce così i suoi brani “Coscientemente o no, l’artista interpreta la storia, legge la complessità del mondo. Egli è tenuto a scegliere prospettive che altri non frequentano: altrimenti non raggiunge alcuna originalità, né si distinguerebbe dal contesto dove si trova a crescere. Ogni opera, almeno che tale voglia dirsi, non vuole genericamente proporre qualcosa, vuole invece cambiare la società. Quando è nuova brucia, di per sé problematica, pone domande. L’opera nasce inquieta e per questo dona, a chi lo sa cercare, il piacere della scoperta e della conoscenza. Per mezzo del linguaggio creativo siamo condotti al di là del quotidiano, di cui poi meglio comprenderemo il senso. I miei titoli hanno antica consuetudine con il punto interrogativo. […] Per la sua libertà di pensiero, nell’opera talvolta si determina una certa apparente disorganicità proprio a causa dell’impulso immaginativo: esso non può che presentarsi inusuale ed estremo. Normalizzare l’arte è, appunto, uno dei delitti più praticati dai politici contro la civiltà. La cultura li irrita in quanto si contrappone alle banalità comuni, a un divertimento che addormenta e non risveglia”.

 

Sabato 16 luglio (Teatro dei Rozzi, ore 21:15 – Chigiana Expanded), Sommet du feu, una serata molto originale e insolita dedicata a Giacinto Scelsi alla cui ideazione hanno contribuito anche con pagine di musica elettronica e con il progetto luci Luigi De Angelis di Fanny & Alexander e Sergio Policicchio: le pagine di Scelsi Sauh I e Khoom per voce e ensemble si intrecceranno infatti con le pagine scritte dai due artisti viventi. L’esecuzione musicale è affidata anche in questio caso agli specialisti del Contempoartensemble diretto da Mauro Ceccanti e al mezzosoprano Els Mondelaers; il sound design è di Damiano Meacci / Tempo Reale. Questo progetto nasce da una collaborazione della Chigiana con De Singel di Anversa e la Fondazione Isabella Scelsi. Luigi De Angelis e Sergio Policicchio descrivono così l’origine di questo loro lavoro: “La fascinazione per Giacinto Scelsi nasce dall’incontro con la sua musica. Abbiamo avuto entrambi la possibilità di frequentare dal 2014 l’archivio della Fondazione Isabella Scelsi a Roma dove sono raccolte centinaia di ore di registrazioni delle sue improvvisazioni. Scelsi non componeva scrivendo, ma ricevendo dei messaggi da un paese lontano (così amava dire), di cui poteva solo essere un medium, un tramite. Per cui registrava le sue improvvisazioni al pianoforte o all’ondiola su nastro e poi le ‘ricomponeva’ grazie all’ausilio di maestri trascrittori e degli stessi interpreti che avrebbero dovuto suonare in seguito le sue composizioni. L’esperienza nell’archivio di Scelsi è stata molto potente, un calarsi nella mente e nel corpo sonoro del compositore: il materiale in esso custodito è ancora pieno di vita e di luce! Fin dall’inizio ci siamo chiesti: come poter restituire la memoria di questa nostra incredibile esperienza a contatto col corpo sonoro di Giacinto Scelsi? Abbiamo pensato che l’unica cosa che potevamo fare era affidarci noi stessi all’intuizione e all’improvvisazione, tramite il filtro della memoria di quell’esperienza, mediante un processo di discesa sonora in 8 movimenti, per cui le 8 composizioni elettroniche che ritmano i 7 capitoli di Khoom sono la restituzione o trascrizione pressoché fedele di 8 momenti di improvvisazione al pianoforte e al basso o flauto dolce, filtrati da un computer e poi scolpiti dal sound design di Damiano Meacci, di Tempo Reale. 4 gradienti e 4 qualità del fuoco governano questo processo di viaggio a ritroso”.

Sommet du feu sarà al centro della conversazione di Chigiana Lounge “Storia d’amore non scritta in un paese lontano”, in programma sabato 16 luglio(Santa Maria della Scala – ore 19), protagonisti Nicola Sani e Luigi De Angelis.