Si intitola Trentacinque il terzo album del pianista Simone Graziano, secondo come leader del quintetto Frontal, uscito lo scorso 18 settembre per la Auand Records. Graziano si fa accompagnare in questa nuova avventura da una formazione eccellente, composta da alcuni tra i nuovi talenti più in vista del jazz contemporaneo: Gabriele Evangelista al contrabbasso, Stefano Tamborrino alla batteria, David Binney al sax alto e, unica new entry dell’ensemble, Dan Kinzelmann al sax tenore.
Il tour di presentazione del disco partirà da Il Cantiere di Roma il 19 novembre, per proseguire il 20 all’Ex Wide diPisa, il 21 al Pinocchio di Firenze, il 23 al Torrione di Ferrara, il 24 alle Cantine dell’Arena di Verona, il 25 al Cockney London Pub di Corezzola (PD), il 26 a Un Tubo di Siena e il 27 al Ricomincio da Tre di Corciano (PG).
35 sono gli anni che legano Graziano alla città di Firenze, motivo ispiratore dell’album, nonché teatro della registrazione del disco. Non è un caso che, nelle note di copertina del disco, il pianista scelga di citare la poesia di Vasco Pratolini, “Firenze ha i miei 30 anni”, gettando un ponte ideale tra passato e presente per celebrare la propria città. “3” sono anche gli album finora pubblicati da Graziano, mentre “5” è sia il numero dei componenti del gruppo che l’unità metrica scelta per quasi tutte le composizioni.
I brani di Graziano si muovono tra strutture elaborate e improvvisazione, con un ensemble che guarda alle formazioni stabili della tradizione jazz, lavorando sulla fisionomia e sul suono collettivo. Evidente è l’affiatamento di questo quintetto che già molto ha fatto parlare di sé, sia nei live che nel precedente album, distinguendosi per la spontaneità con cui riesce a passare da un linguaggio all’altro mantenendo inalterata la propria identità e, al contempo, introducendo ogni volta elementi inaspettati.