È ispirato a un “burattino scatenato” della tradizione russa di nome Petruška il balletto omonimo di Igor Stravinskij, proposto nella versione da concerto dal direttore d’orchestra tedesco Ingo Metzmacher, al suo debutto con i complessi del Comunale, giovedì 23 febbraio alle 20:30 al Teatro Manzoni di Bologna.
Ricco di immagini sonore e di soluzioni musicali – come la ripetitività e la meccanicità – che puntano ad imitare la natura dei burattini protagonisti, Petruška andò in scena con successo, non senza destare scalpore, al Théâtre du Chatelet di Parigi il 13 giugno 1911 con la coreografia di Michel Fokine. L’autore revisionò la partitura nel 1947 optando per un organico più ristretto, ed è questa la versione orchestrale interpretata a Bologna.
Metzmacher è uno dei più apprezzati interpreti di oggi, considerato uno specialista della musica novecentesca e contemporanea. Già protagonista con orchestre come i Berliner e i Wiener Philharmoniker, al Festival di Salisburgo, e in teatri come la Wiener Staatsoper, l’Opera di Parigi e la Scala di Milano, è stato Direttore dell’Opera di Amburgo ed è oggi Sovrintendente e Direttore artistico del Festival delle Arti di Herrenhausen (dal 2015). Sul podio dell’Orchestra del Comunale, Metzmacher propone anche un’altra pagina di Stravinskij: la caricaturale Circus Polka (for a young elephant). Il breve pezzo per un “balletto di elefanti” fu scritto nel 1942 mentre il compositore russo si trovava negli Stati Uniti, a un passo dal diventare ufficialmente cittadino americano (1945). Divertente e bizzarra la telefonata che il coreografo George Balanchine fece a Stravinskij il 12 gennaio 1942, in cui gli domandò se gli sarebbe piaciuto lavorare con lui ad un piccolo balletto per degli elefanti. Stravinskij gli chiese quanti fossero gli elefanti e di che età e Balanchine rispose: «Molti» e «Giovani». Stravinskij allora chiuse così la telefonata: «Se sono giovani accetto». Nel 1944 Stravinskij ne approntò una versione orchestrale, eseguita per la prima volta dalla Boston Symphony Orchestra diretta dal compositore.
Completano il programma due celebri pagine di Wolfgang Amadeus Mozart: la Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K 543, scritta a Vienna in modo febbrile insieme alle sinfonie n. 40 e n. 41 nell’estate del 1788 in un momento complicato della vita dell’autore, schiacciato dai debiti e sempre più malato, e l’Ouverture da Die Zauberflöte K 620, eseguita per la prima volta il 30 settembre 1791 al Theater auf der Wieden di Vienna.
I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita online e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Il giorno del concerto, presso la Biglietteria dell’Auditorium Manzoni, a partire dalle ore 19:30. Informazioni su www.tcbo.it.