«I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco». Scriveva così in “Il libro degli amici”, Hugo Von Hofmannsthal. E il 6 aprile i bambini si sono divertiti eccome al Teatro Brancaccio di Roma, con “Rapunzel”. Una fantastica Gotel, Lorella Cuccarini, ha stregato grandi e piccini in più di due ore di canti, balli e battute folgoranti che hanno incantato, a tutti gli effetti, una platea di adulti e bambini.
Nessuno si è sentito escluso. I più grandi sono stati coinvolti nel simpatico gioco del “trova le tracce”, in effetti quasi in ogni canzone del musical erano nascosti dei leitmotiv di brani famosi, come “Non sono una signora”. Mentre, per i più piccini c’era solo da ridere e divertirsi.
Le scenografie sono magnificamente realizzate, quindi un applauso convinto va ad Alessandro Chiti e al suo lavoro. Alessandra Ferrari e Giulio Corso, Rapunzel e Phil, hanno cantato, ballato e fatto ridere da consumati professionisti. Senza mai esagerare né nel ridicolo tanto meno nel serio.
Le coreografie di Rita Pivano erano in alcuni tratti veramente travolgenti e il gioco di luci di Alessandro Velletrani ha, di fatto, scaraventato, il pubblico in un’oasi luminosa di fiabesca intensità.