Resteranno in Inghilterra l’archivio privato e la collezione di cimeli dell’astrofisico Stephen Hawking (1942-2018), uno dei cosmologi più celebri degli ultimi decenni per le sue teorie sui buchi neri e l’origine dell’universo. La famiglia del grande scienziato ha venduto per 4,2 milioni di sterline l’eredità documentaria all’Università di Cambridge e al Museo della Scienza di Londra.
I documenti personali di Hawking (circa 10mila pagine) saranno custoditi a Cambridge, nella stessa università di cui era professore emerito di matematica e fisica teorica, in particolare nell’edificio Giles Gilbert Scott della Cambridge Library, che già ospita gli archivi di Isaac Newton e Charles Darwin. “L’archivio apre una porta sulla mente di Stephen Hawking e ci porta con lui nel cosmo per comprendere meglio il nostro posto nell’universo”, ha detto Jessica Gardner, bibliotecaria dell’Università di Cambridge. Manoscritti, dattiloscritti, appunti di ricerca fanno parte dell’archivio di Hawking, ma anche lettere, che coprono un periodo che
va dall’infanzia al 2008, ed estratti di discorsi tratti dal suo sintetizzatore vocale. Diversi elementi presenti nell’archivio testimoniano l’impatto di Hawking, della sua ricerca e della sua pedagogia sulla cultura pop, come una sceneggiatura autografata da Chris Carter, il creatore della serie tv X-Files, o la sceneggiatura
con l’apparizione dell’astrofisico nel cartone animato dei Simpson. Nell’archivio sono presenti, inoltre fotografie con personalità di tutto il mondo, come Papa Francesco o Bill e Hillary Clinton.
I manoscritti autografi dal 1963 al 1972 sono particolarmente commoventi, sottolinea l’Università di Cambridge in un comunicato, poiché riflettono le crescenti difficoltà di Hawking, che soffriva di sclerosi laterale amiotrofica, che lo lasciò a poco a poco paralizzato.
L’ufficio di Hawking sarà ricostruito nel Museo della Scienza di Londra l’anno prossimo dove verrà esposta anche la la sedia a rotelle del grande astrofisico. Il figlio del professor Hawking, Tim, ha affermato che la famiglia è “felice che il suo lavoro e i ricordi della sua vita siano stati salvaguardati per le generazioni future”.
“Nostro padre sarebbe davvero contento – ha detto Tim – E’ stato mportante durante tutta la sua vita che la scienza fosse aperta al maggior numero possibile di persone e fosse democratizzata e non fosse appannaggio di pochi elite”.