Il 21 agosto scorso su Facebook era apparso un suo post sereno e al tempo stesso agghiacciante. Giorgio Israel comunicava così la sua malattia ai tanti amici reali e virtuali: “La prova che io non amo gli outing è che io combatto contro un cancro curabile ma assolutamente inguaribile da 3 anni e mezzo e non ho mai detto nulla. Ora, a un cambio di terapia sono al punto più basso, quello della quasi totale invalidità di movimenti. Debbo pensare a me e lottare. Le lettere e le richieste si accumulano e io non rispondo. Potrebbe essere confuso con maleducazione e sciatteria. Perciò mi sono visto costretto a spiegare e a chiedere comprensione. Grazie”.
Purtroppo temeva di morire presto e così è accaduto. Storico della scienza, epistemologo, grande polemista, Giorgio Israel, tra i maggiori matematici italiani della seconda metà del XX secolo, è morto nella notte del 25 settembre 2015 a Roma all’età di 70 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. Membro della Académie Internationale d’Histoire des Sciences e professore all’Università di Roma “La Sapienza”, Giorgio Israel è stato autore di più di 200 articoli scientifici e 30 volumi, nei quali ha esplorato il ruolo della scienza nella storia della cultura europea e ha condotto una critica dell’idea di razionalità matematica e del meccanicismo. Nato il 6 marzo 1945 a Roma, dove si è laureato in matematica nel 1968, Giorgio Israel era professore ordinario di matematiche complementari. Agli inizi si è occupato di questioni di algebra commutativa, di geometria algebrica e di teoria dei campi, e in seguito di matematica applicata alla biologia e all’economia. Dagli anni Ottanta i suoi interessi vertevano esclusivamente sulla storia della matematica e della scienza, con particolare riguardo alla matematizzazione delle scienze biologiche e di quelle socioeconomiche, e all’opera del matematico italiano Vito Volterra. Ha fornito notevoli contributi alla divulgazione e alla didattica della matematica e della scienza. Giorgio Israel ha svolto un’intensa attività di impegno civile e politico, dapprima nell’ambito della sinistra e poi su posizioni autonome, collaborando a numerosi quotidiani e periodici tra cui, in periodi diversi, “Il Messaggero”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Avvenire”, “Paese Sera”, “L’Unità”, “Il Giornale”, “Libero”, “L’Osservatore Romano”, “Tempi”. Oltre ai suoi libri strettamente attinenti alla scienza matematica, si segnalano Scienza e razza nell’Italia fascista (con P. Nastasi, Il Mulino, 1998), Scienza e storia: la convivenza difficile (Di Renzo, 1999) e La questione ebraica oggi. I nostri conti con il razzismo (Il Mulino, 2002).