Home news cronaca Expo2015, la Polonia ringrazia l’Italia e invita tutti a sedersi a tavola

Expo2015, la Polonia ringrazia l’Italia e invita tutti a sedersi a tavola

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«Insieme possiamo fare di più»: questo il messaggio di Janusz Piechocinski, Vice Primo Ministro e Ministro dell’Economia della Polonia in occasione del National Day del suo Paese in programma oggi a Expo Milano 2015. «Dobbiamo creare nuove forme di sviluppo economico, non attraverso la contrapposizione ma interagendo in maniera sinergia».
Il riferimento è alla cooperazione economica ma anche ai problemi pressanti dell’immigrazione e della solidarietà, tema approfondito anche dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, nel proprio discorso istituzionale: «Abbiamo bisogno di affrontare in maniera coesa, propositiva e incisiva le sfide che si affacciano, che ci pongono davanti a scelte che coinvolgono la nostra umanità. Sono situazioni che richiedono una coerente, determinata capacità di affrontare le gravi tensioni e instabilità internazionali. I valori su cui puntare sono la libertà, la democrazia, la tolleranza e la ricerca della pace».
Entrambi i ministri hanno dimostrato soddisfazione per la collaborazione tra i due Paesi in ambito politico ma anche economico e commerciale: la presenza imprenditoriale italiana in Polonia conta più di 1300 aziende coinvolte in diversi comparti dell’economia, che impiegano circa 90 mila dipendenti. L’Italia è il quinto partner commerciale della Polonia con 17 miliardi di euro di interscambio nel 2014, ha spiegato Galletti, che ha riconosciuto alla Polonia questo risultato: «A 10 anni dall’adesione all’Unione Europea, il vostro Paese si pone come protagonista della fase ripresa economica dell’Europa».
Piechocinski ha voluto porgere i propri ringraziamenti all’Italia: «Gli investimenti diretti hanno portato non solo soldi, ma lavoro e conoscenza», e ha poi evidenziato anche l’elevata competitività dell’economia polacca, la sesta in Europa, con una crescita del 3,5%. Quale il segreto? «Rispettiamo i nostri partner, pensiamo sia importante condividere il successo, attrarre investimenti stranieri». Anche i settori agricolo e agroalimentare ha contribuito l’anno scorso con più di 21 miliardi di esportazione, grazie, sostiene il ministro, a validi scienziati e istituti di ricerca ma anche a un cibo molto buono: «I nostri piatti sono riusciti ad accumulare gusti da parti e popolazioni diverse. Vi invitiamo a stare a tavola insieme, con amicizia, stima reciproca».