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Festival del Cinema di Roma, torna alla luce un piccolo gioiello di Rossellini con Ingrid Bergman

1923

In tutto il mondo si sta celebrando l’indimenticabile Ingrid Bergman. Ma oltre al famoso c’è anche il meno noto, ma non per questo meno degno di lode.

Del sodalizio, umano e professionale, tra la Bergman e Rossellini, è poco conosciuto un gioiello di appena venti minuti di durata che ha per titolo il nome della sua protagonista, Ingrid Bergman, e a parte di un film a episodi, “Siamo donne”, ideato nel 1953 da Cesare Zavattini come “un atto di sincerità e di umiltà” con cui quattro grandi attrici (oltre alla Bergman, Anna Magnani diretta da Luchino Visconti, Isa Miranda da Luigi Zampa e Alida Valli da Gianni Franciolini) intendevano «testimoniare la loro presenza nel mondo di oggi e uscire dal mito nel quale l’immaginazione popolare così spesso le pone, per riacquistare davanti al pubblico la loro vera dimensione umana»

Girato in due versioni nella villa della coppia a Santa Marinella, l’episodio di Rossellini vede la Bergman alle prese con il pollo di una vicina. Una scanzonato gioiello del neorealismo e finzione con il quale Rossellini disegna un finissimo capolavoro di cine-ritrattistica, facendo passare come “home-movie” quello che,  secondo studiosi come Tag Gallagher, è «il film più geniale» del regista di “Roma città aperta”.

Il film fu totalmente ignorato in Italia. Il restauro della versione italiana sarà presentato il 16 ottobre in anteprima alla 10 alla Festa del Cinema di Roma, presente Isabella Rossellini. Sarà quindi l’occasione per una riscoperta che metta finalmente nella giusta luce un frammento finora ingiustamente troppo in ombra