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Mozart e Haydn, Alexander Lonquich riempie di poesia Parco della Musica

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Ospite abituale delle stagioni concertistiche sia sinfoniche sia cameristiche, Alexander Lonquich torna a Santa Cecilia (Sala Santa Cecilia, sabato 14 novembre ore 18 con repliche  lunedì 16 ore 20,30 – martedì 17 ore 19,30) per proseguire l’esplorazione dei Concerti per pianoforte di Mozart presentandosi, come già in passato, nella doppia veste di direttore e solista. In questi appuntamenti tutti dedicati al classicismo viennese esegue due capolavori del salisburghese quali i Concerti K 449 e K 482. Il K 449 (n. 14) è indicato come il primo dei concerti “maturi” di Mozart ed in effetti è quello che apre una serie straordinaria di esiti in questo genere. Ad una fase di sostanziale evoluzione del genere appartiene il K 482 (n. 22) dove per la prima volta nei Concerti per pianoforte, troviamo in orchestra i clarinetti.

Accomunati dalla stessa tonalità di mi maggiore, i due concerti sono caratterizzati da un tono di positiva maestosità. Incastonata tra i due gioielli mozartiani è la Sinfonia n. 92 “Oxford” di Haydn perché eseguita dal compositore – ed eccone spiegato il titolo – in occasione della Laurea honoris causa che la prestigiosa Università della città inglese gli conferiva.