Sarebbero responsabili di una rapina in un’abitazione a Velletri e di tre furti di materiale edile in una ditta di Artena, per il valore complessivo di 30/40.000 euro: il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri ha emesso un ordine di custodia cautelare ai danni di persone, tutti di nazionalità italiana, di età compresa tra i 28 e i 55 anni. Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri diretta dal Dott. Francesco Prete e condotte dai militari del NORM Aliquota Operativa della Compagnia di Velletri, i soggetti sarebbero indagati anche per ricettazione di un’autovettura rubata e di una pistola con matricola abrasa, porto abusivo di armi e detenzione sostanza stupefacente.
A seguito della denuncia di una rapina in abitazione, avvenuta nel luglio del 2013 in una villetta nelle campagne di Velletri, i militari si erano messi sulle orme dei 4 soggetti, di cui uno armato di pistola, che avevano fatto irruzione nell’abitazione, costringendo i proprietari a consegnare gioielli e 2.000 euro in contanti. Per garantirsi la fuga i malviventi avevano asportato anche una motocicletta. Il proprietario di casa era stato anche aggredito riportando 30 giorni di prognosi per fratture multiple al volto. A carico degli esecutori della rapina i militari hanno raccolto evidenti indizi di colpevolezza.
Nel novembre del 2013 i militari di Velletri hanno, sottoposto a fermo in provincia di Frosinone, una delle persone adesso indagate, con numerosi precedenti penali per rapina: il soggetto era stato ritrovato alla guida di un’autovettura rubata, con a bordo un passamontagna e guanti. Inoltre un 30enne incensurato di un paesino in provincia de L’Aquila, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato ritrovato in possesso di: una pistola calibro 38 special con matricola abrasa, completa di munizionamento, 3 passa-montagna, guanti, scaldo-collo e occhiali da sole scuri. Il tutto è stato posto sotto sequestro e l’uomo, che avrebbe custodito l’arma per conto del gruppo, è finito in manette. Uno degli arrestati è un dipendente della ditta di Artena, mentre un altro è accusato anche di spaccio di sostanze stupefacenti.