Dopo la grande maratona per la ricostruzione dell’Aquila, il jazz e SIAE vanno di nuovo a braccetto. Martedì 29 settembre alle 21 alla Casa del Jazz, SIAE premia le opere inedite di tre compositori italiani ispirate alla lotta contro le mafie. È il premio SIAE “Libera il Jazz”, concorso nazionale di composizione lanciato in occasione del decennale della Casa del Jazz di Roma, luogo simbolo della lotta alle mafie e di riconquista alla città dei beni confiscati.
«Per anni – dice Paolo Fresu – il jazz è stato ai margini della cultura ufficiale. Oggi, in Italia, si insegna nei conservatori e nelle scuole di musica. Il jazz italiano ha una grande vitalità, incarna lo spirito del tempo ed è cresciuto in modo tale che rappresenta un prodotto di qualità anche all’estero. In questo senso il PremioSIAE “Libera il jazz” è un riconoscimento e un’iniezione di fiducia».
Il 29 settembre in un concerto a ingresso gratuito i vincitori eseguiranno le opere che li hanno portati a questo importante riconoscimento accompagnati dalla Big Band del Conservatorio di Santa Cecilia e alla presenza dei giurati Paolo Damiani, Giovanni Falzone e Maurizio Giammarco.
Queste le tre composizioni selezionate: “La banda dei mezzi cadaveri” di Stefano Carbonelli, chitarrista e compositore romano (24 anni), “Fiume d’acqua Dolci” di Giulia Tagliavia, pianista e compositrice palermitana (28 anni) e “La gente fa il tifo per noi” di Michele Corcella, compositore pugliese (41 anni). La commissione ha inoltre stabilito di segnalare la composizione “Facile” di Gaia Possenti come brano meritevole di speciale menzione.