Saranno messi in vendita venerdì 21 maggio, alle ore 15, a Firenze, nella sede di Pananti Casa d’Aste, 24 disegni a tempera e inchiostro su carta dello scrittore tedesco naturalizzato svizzero Hermann Hesse (1877-1962), ognuno dei quali
stimato 3.000-5.000 euro. La raccolta proviene da una collezione privata. Oltre che autore di celebri romanzi, tra cui “Siddharta”, il Premio Nobel della Letteratura 1946 fu anche un pittore. L’arte per Hesse, spiega un comunicato di Pananti, fu anche un mestiere, ma non erano i guadagni a spingerlo verso i colori e le tele, semmai una ricerca filosofica e interiore che è la stessa che “abbiamo imparato a
conoscere attraverso i suoi scritti”. Hermann Hesse, nella sua vita, creò oltre tremila acquerelli: erano paesaggi, oggetti, autoritratti, frammenti della natura che usava, molto spesso, per illustrare i suoi stessi libri. Ed è proprio questa “la prova definitiva che pittura e scrittura non sono categorie separate, ma espressioni di una stessa necessità filosofica e artistica”.
Hesse usava la pittura per scandire le immagini significanti del suo percorso: regalava i suoi quadri e i suoi disegni ad amici e colleghi, li accumulava in casa per categorie, facendoli dialogare tra loro come pezzi di un puzzle più profondo.