«Quando una persona lavora, sbaglia. Se vado indietro, penso che avrei potuto fare qualche scelta diversa. Ma dopo, non prima. Un allenatore cerca sempre di fare ragionamenti per il bene della squadra». Così Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan, alla viglia della partita con il Napoli, a Milanello, rispondendo ad una domanda sugli eventuali errori commessi dal tecnico nelle prime giornate di campionato.Non penso che ci siano stati sbagli clamorosi.
«Sono sincero e onesto con me stesso. Prima di fare certe scelte, mi faccio delle seghe mentali e tante. Prima della partita, sono convinto di alcune cose. Pensare al dopo è tutto facile. Credo di fare sempre il bene della squadra».
Segue una battuta sul mercato: «Ringrazio e ringrazierò per sempre il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per la stima e la fiducia che mi ha dimostrato. Se io non sono andato a Napoli, non è colpa del presidente ma colpa mia. Ma forse è meglio per lui. Ci siamo incontrati due o tre volte per parlare di calcio. Napoli rimane una piazza importante». Ha raccontato.
Sul ritorno di Kevin Boateng a Milanello: «Sta con noi e si allena. Vediamo come si comporta, come si allena, come sta fisicamente. Poi a gennaio vediamo». Ha spiegato Mihajlovic. A proposito, ancora, dell’approccio alla partita, ha detto: «Così come si allena il fisico, si può allenare la testa. Ma è un po’ più complicato, perché non hanno scoperto la testa del tutto. I giocatori sono ragazzi intelligenti. Tutto fa scuola: quando ti capita una situazione come Udine, devi riconoscere e agire in modo diverso. Questo fa parte del processo di crescita. Se a me scappa qualcosa, loro lo sanno meglio di me».
