Home news cronaca “Non mi sposo se non possono farlo anche i gay”, Laura Pausini...

“Non mi sposo se non possono farlo anche i gay”, Laura Pausini contro le discriminazioni

1295

In Italia manca il riconoscimento legale delle coppie di fatto, del diritto al matrimonio delle persone gay, lesbiche e transessuali e sono molti i personaggi del cinema, del teatro e della musica che si dichiarano favorevoli a questo riconoscimento politico e giuridico. Nell’ultimo periodo sempre più sostenitori al di fuori della categoria Lgbti, quindi, si stanno facendo avanti per sostenere il principio essenziale di una società democratica: l’uguaglianza.

logo ANDDOSChi ha sempre combattuto la battaglia contro l’omofobia e contro le discriminazioni è la grandissima artista italiana Laura Pausini che aveva già dichiarato in passato “L’amore è l’amore indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone: perché non dovrebbero essere tutelate dalla legge su questioni relative alla previdenza, alla salute o alla vecchiaia?”

Nelle ultime ore Laura Pausini ha voluto rimarcare la sua posizione sottolineando “di non volersi sposare fino a quando alla sua migliore amica non le potrà essere riconosciuto in Italia lo stesso diritto come avviene in moltissime parti del mondo”.

(photo) Italian President ANDDOS, Marco CanaleLa sua, ha tenuto a precisare, non è una scelta ideologica, ma una scelta fondata esclusivamente sui principi umanitari che trova il plauso delle associazioni Lgbti: “Molto importante il sostegno e l’accoglienza che una grandissima artista come Laura Pausini da sempre riserva a tutta la comunità Lgbti – puntualizza il presidente Mario Marco Canale dell’Associazione Nazionale ANDDOSparole nobili ed anche coraggiose considerando che il suo numerosissimo pubblico è molto eterogeneo, a conferma quindi di come i principi fondati sul rispetto e sull’amore siano da sempre il suo valore aggiunto come eccezionale artista ed interprete dei sentimenti. Consideriamo Laura Pausini un’icona dei diritti umanitari contro le discriminazioni, per l’apertura e la tolleranza dimostrate in tutta la sua carriera, grazie alle sue significative campagne di sensibilizzazione contro la violenza e per l’educazione alle differenze”.