Ancora degrado a Roma: è partita dalla Basilica di San Paolo fuori le mura (zona Ostiense) la seconda tappa dell’inchiesta Codacons sullo stato di incuria e abbandono in cui versa Roma. Si tratta di un’indagine “finalizzata a denunciare le condizioni di una città – spiega una nota – che si prepara ad accogliere i pellegrini per il Giubileo straordinario di dicembre. “Se al Colosseo abbiamo parlato di scenario da Terzo Mondo – spiega ancora l’associazione – le cose non vanno meglio a San Paolo, dove la desolazione, l’abbandono, l’incuria si mescolano in un cocktail surreale, in un saggio di cattiva amministrazione che nemmeno la bellezza della struttura riesce a compensare”.
Codacons descrive uno scenario “di ordinaria devastazione, che sembra adoperarsi per sminuire la magnificenza del monumento: recinzioni che non recintano più nulla (e chissà se lo hanno fatto mai), arcipelaghi di spazzatura ai bordi delle carreggiate, voragini stradali rabberciate in modo superficiale quattro o cinque giunte fa, marciapiedi divelti e ormai irriconoscibili. Senza contare i soliti, immancabili parcheggi in doppia fila: una tradizione nostrana che pare abbia travolto anche i mezzi della polizia municipale”.
Questa è Roma, questa è la capitale d’Italia. Quella che viene fuori dall’indagine dell’associazione è una metropoli letteralmente allo sfascio, incapace di mantenere l’immagine che la storia le ha consegnato. Codacons invita pertanto i consiglieri comunali a visionare il reportage e a dare spiegazioni plausibili, soprattutto in vista della candidatura della città ad un evento mondiale come le Olimpiadi 2024.