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Al Teatro Arciliuto “Siamo tutte Frida” di e con Rosanna Fedele

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Giovedì 1 e venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre 2020 presso il Teatro Arciliuto in Roma (Piazza Montevecchio, 5), andrà in scena lo spettacolo, con musiche e performance pittoriche dal vivo, “SIAMO TUTTE FRIDA” di e con Rosanna Fedele.

Siamo tutte Frida” riscopre il lato intimo dell’artista, al di là del suo essere, ai nostri giorni, icona di stile. I testi, che ripercorrono i patimenti di Frida Khalo, sono liberamente tratti dal libro “Viva la vida!” scritto da Pino Cacucci. Nello spettacolo l’attrice Rosanna Fedele si prodiga in performance pittoriche estemporanee guidate dal sentimento generato dalle parole di Frida, dal pathos che muove la mano di un’artista in relazione alle sensazioni che sta provando. Ma non solo: lo spettacolo propone una colonna sonora fatta di brani originali, suonati e cantati dal vivo, brani che come in un musical danno voce a pensieri nascosti. I brani e la colonna sonora di “Siamo tutte Frida” sono arrangiati ed eseguiti dal vivo al pianoforte da Paolo Bernardi. “Siamo tutte Frida” è un piccolo omaggio a Frida Khalo, alla sua storia. Per non dimenticarla, e con lei, non dimenticare tutte le donne che soffrono: con il corpo, e con il cuore; spesso, troppo spesso, fino a trovare, o a cercare nella morte, l’unico sollievo possibile.

“Frida è una di noi. Siamo tutte Frida”. Donne sofferenti, donne inquiete, donne tradite, donne traditrici, donne devote, donne indecise, donne artiste, donne con un fuoco dentro che non si sa come farlo uscire per non sentirsi bruciare dentro. Frida è stata. Frida è. Frida sarà. Lo spettacolo si propone di ridare voce alla celebre pittrice messicana Frida Khalo. L’attenzione è focalizzata sulla sofferenza della donna nei suoi ultimi momenti di vita: ultimi momenti nei quali Frida ripercorre le vicende più significative della propria esistenza. E’ un modo per dar voce a tutte le donne vittime di sofferenze fisiche, psicologiche e interiori, con uno sguardo attento verso l’artista e alla sua produzione solo come conseguenza e mezzo per esprimere il dolore di una vita.