Gran Glassè
Una serata di parole sudate e punk da balera
de Gli Omini ed eXtraLiscio
con Francesca Sarteanesi, Francesco Rotelli, Luca Zacchini, Giulia Zacchini, Johnny Moreno “il Biondo” e Mirco Mariani
Sabato 16 dicembre 2017 la Stagione di Prosa dell’ITC Teatro prosegue con Gran Glassè – Una serata di parole sudate e punk da balera de Gli Omini ed eXtraLiscio: uno spettacolo che unisce un teatro nato dalla gente a una musica in grado di far alzare dalla sedia anziani, bambini e bambine e tutti quelli che vi partecipano.
Gran Glassé è l’incontro di due percorsi artistici paralleli: quello de Gli Omini, gruppo di ricerca teatrale, e quello degli eXtraLiscio, superorchestra di punk da balera, accomunati dalla voglia di riqualificare il concetto di “popolare”.
extraLiscio è una formazione nata a fine 2015 dall’unione di Mirco Mariani, un romagnolo protagonista della scena indie italiana e due alfieri del liscio: Moreno “Il Biondo” Conficconi, stella delle balere, e Mauro Ferrara, la voce che ha portato Romagna mia nel mondo. La tradizione che si fa modernità, una musica che si trova a proprio agio nella più rinomata balera quanto in uno scassato centro sociale.
Dai circoli, dalle balere, dai centri sociali, dai bar, dalle piazze, dalla gente che passa per strada nasce il teatro de Gli Omini, che in dieci anni di lavoro sul campo hanno costruito un archivio di estratti vivi e parole sfuse, per rendere tradizione e memoria il tempo presente. Dieci anni di indagini territoriali, di nomadismo spinto per sentire quel che si dice in giro e conoscere sconosciuti.
È arrivato il momento di restituire la voce a tutte quelle parole catturate, che a conti fatti non erano certo nate per essere scritte. Di quella enciclopedica raccolta andranno a cantare nel Gran Glassé le gesta dei più forti. E soprattutto di quelli che della loro minuscolinità hanno fatto grandezza. Così, la nuova tradizione orale si mescolerà al liscio d’avanguardia, i racconti alle canzoni, i ricordi alle danze.
«Così, la nuova epica orale si mescola al liscio d’avanguardia, i racconti alle ballate, i ricordi alle danze. Inaspettati graffi e distorsioni rock fanno il paio con battute fulminanti come “Io mi sento desiderato come un panino alla merda”. E ancora, oltre alla coppia Gli Omini affrontano di petto la crisi economica, vedono il bluff della religione, smitizzano la bellezza, smascherano falsi profeti e cattivi maestri. Il finale è tutto per un passo a due con il pubblico, una chiamata al coraggio di reagire, andare a riprenderci ciò che è nostro, perché la vita continua finché non finisce. Una trascinante versione di Romagna mia chiude una serata di parole sudate e punk da balera, replicabile ovunque ci sia un palcoscenico e la voglia di ballare sorridendo allo specchio. Gran Glassé, lontan da te non si può star!» (Matteo Brighenti – PAC Magazine di Arte & Culture).
Prima dello spettacolo, alle 19.30, Aperitivo con il critico, un momento di approfondimento a cura di Massimo Marino.
A seguire incontro con la Compagnia.