Domenica 7 aprile (ore 18)al Teatro del Lido di Ostia | musica – danza
una dichiarazione d’amore per la musica e per il flamenco con ¡Aquí Me Encuentro! (“Eccomi Qui!”)
spettacolo in cui Matteo D’Agostino mette a nudo la sua sensibilità di interprete e di compositore:
un insieme di composizioni originali, basate sulle forme degli stili musicali flamenchi più conosciuti e influenzate
da altri generi musicali come il jazz, la bossa-nova, e la musica classica. Durante la serata presentazione del disco¡Aquí Me Encuentro!
¡AQUÍ ME ENCUENTRO!
di Matteo D’Agostino
interpreti Matteo D’Agostino guitarra flamenca, Luca Caponi cajón set
con la partecipazione di Sabrina Loguè e Stefano Arrigoni baile
Domenica 7 aprile (ore 18) al Teatro del Lido di Ostia Matteo D’Agostino porta in scena ¡Aquí Me Encuentro!(“Eccomi Qui!”), spettacolo in cui mette a nudo la sua sensibilità di interprete e di compositore, una dichiarazione di amore per la musica e per un genere musicale, il flamenco, al quale è dedito da più di 15 anni. Questo progetto è il punto in cui si incontrano tutte le influenze musicali che il musicista ha assorbito e che negli anni lo hanno emozionato, prendendo la forma del flamenco, la musica con cui risuona di più attualmente. Il concerto quindi si presenta come un insieme di composizioni originali, basate sulle forme degli stili musicali flamenchi (palos) più conosciuti, come Buleria, Alegrias, Tangos, Rumba, il tutto influenzato da altri generi musicali come il jazz, bossa-nova, musica classica. Il Flamenco, è una cultura popolare, fatta di terra, di sole e di mare, come l’Andalusia. È la cultura con cui un popolo, quello gitano, ha saputo riscattare la sua condizione di segregazione, creando un’arte che veicola sentimenti profondi e stati d’animo che vanno dal primitivo al sublime. È una musica che ha saputo essere colta e influenzare compositori come Isaac Albéniz, Joaquín Rodrigo, Manuel de Falla. È divenuta poesia, passando per le mani di Federico García Lorca e Rafael Alberti. È una danza forte e suggestiva. È una cultura viva, che tuttora permea profondamente il sud della Spagna e i suoi abitanti.