Dall’1 all’11 marzo al Teatro Ambra Jovinelli va in scena Le prénom – cena tra amici, di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella Szaniszlò per la regia di Antonio Zavatteri, il testo è tradotto invece da Fausto Paravidino.
Una commedia brillante della quale sono protagonisti un gruppo di quarantenni, amici d’infanzia, che ritrovatisi a cena insieme si confrontano su temi diversi, scontrandosi sulle questioni legate ai diversi aspetti della vita, dipingendo così il ritratto impietoso di una importante fetta della società e di un’umanità che è costretta volente o nolente a barcamenarsi tra piccole meschinità e grandi sentimenti, tra intimità ed immagine pubblica: la serata conviviale a casa di due professori (lui universitario e lei di liceo) diventa così uno scenario di battaglia per le provocazioni e le verità che emergono dall’incalzante ritmo del vaudeville e dal dipanarsi dell’interiorità fino ad ora abilmente celata dei personaggi, per poi sancire un inatteso finale.
A prendere parte all’apparentemente tranquilla e comune serata tra cinque amici quarantenni appartenenti alla media borghesia oltre ai padroni di casa ci sono il fratello di lei, agente immobiliare di successo insieme alla sua compagna e un fidato amico di famiglia, trombonista di un’orchestra sinfonica sospettato di essere omosessuale; il fratello quella sera comunicherà al resto dei commensali di stare per diventare padre, ma quando poi rivelerà il nome del nascituro, che sarà un maschio, desterà lo sconcerto ed un’accesa discussione che presto finirà per degenerare e ferire tutti i presenti. Certamente un’ottima prova teatrale di attori affiatati, che riescono a far ridere e allo stesso tempo a significare la tensione e l’atmosfera evocata dalla drammaturgia e della messa in scena complessiva, che porta lo spettatore per il tempo della rappresentazione nella vita, densa rancori e di sentimenti contrastanti, dei protagonisti.
La pièce, nominata sei volte al Prix Molière del 2011, dopo essere stata rappresentata a Parigi, nel 2012 è diventata il film, adattata dai suoi stessi autori, uscito in Italia con il titolo Cena tra amici e tre anni dopo è anche stata riadattata di nuovo per il cinema da Francesca Archibugi con il titolo Il nome del figlio.