Alessandro Haber entra in una fusione emotiva con il personaggio pubblico di Bukowski nel suo nuovo spettacolo, Haberowski, in scena al Teatro Vascello fino al 4 dicembre.
La rappresentazione consiste sostanzialmente in un reading delle poesie del vecchio Hank con qualche intermezzo personale dell’attore bolognese, il tutto contornato da visual di Olivander e musica dub dal vivo di Alfa Romero, più tromba e duduk di Andrea Guzzoletti.
Haber entra bene in sintonia con la figura dello scrittore americano, sopratutto da un punto di vista fisico; la lettura delle poesie è emotiva e avvolgente.
Peccato però che venga rappresentata un’immagine di Bukowski (anche se filtrata attraverso la personalità dell’attore) ripetuta oramai fino alla noia: Buk se ne sta là, circondato da bottiglie vuote e immondizia, con un reggiseno e un paio di mutandine trasparenti appese all’asta del microfono, che fuma tutto lo spettacolo e che ogni tanto si fa un goccetto.
Per quanto riguarda la parte visual e musicale ci si sarebbe aspettato di più: i video proiettati finiscono per essere abbastanza monotoni e la musica, in alcuni momenti, invece di avvolgere le parole aggiungendo emotività, finisce per disturbarle.
Buona però l’idea della scrittura in diretta di alcuni versi delle poesie lette proiettati sullo schermo.
Il pubblico vede ciò che si aspetta di vedere, nè più nè meno.
Uno spettacolo complessivamente buono ma che non fornisce alcuna nuova lettura di uno scrittore che meriterebbe di esser letto, guardato e studiato da un punto di vista nuovo, che vada oltre quella che fu l’ immagine pubblica e mediatica di C. Bukowski.
★★☆☆☆
