Al Teatro Studio Uno va in scena dall’8 all’ 11 dicembre “Giorgio“.
Il progetto di un teatro di fondamentale conflitto, dominato da un’estetica hip-hop, si realizza in maniera sfaccettata e interessante in questo spettacolo di e con Nexus .
Si racconta la storia personale legata alla città d’origine e alla famiglia, e in particolar modo al padre : la negoziazione di una ragion d’essere del veicolo della narrazione passa attraverso la storia di boschi, di origini dialettali del vivere odierno, di videogiochi e di cifre culturali mediate dal mondo americano così dominanti negli anni ’80.
La performance di Nexus così va a stringersi sulle tematiche della paternità e del “diventare adulti “, rispecchiate dal tentato approdo della città di Terni al cinema e al volo che accompagnano il diventare adulto negli anni 2000 del narratore-performer.
La drammatugia veicolata dagli oggetti di scena , anche intermediali e indipendenti , rende lo spettacolo pervicacemente focalizzato sulle tinte della narrazione personale che cerca di aprirsi ad una ( ormai indefinibile ) collettività sfumata.
Marco Natola