In scena al Quirino di Roma, fino al 10 aprile, la splendida commedia di Domenico Starnone “La scuola”. Pièce teatrale, cui è seguito il successo televisivo con Fabrizio Bentivogolio, Anna Galiena e Silvio Orlando.
La storia di un gruppo di professori che vivono l’ultimo giorno di scrutini come un redde rationem collettivo, sia contro di loro sia contro gli studenti, è diventata quasi un esilarante luogo comune. Ogni singolo professore ha il suo piccolo mondo che si porta dietro le spalle, alcuni come una condanna, altri come una fortuna.
Tra storie d’amore, storie di rancori e onore franco-siculo, “La Scuola” scivola via serenamente. Forse, sarebbe stato più brillante tagliare la lunghezza del I atto per concentrarsi di più sulla verve comica del II atto. E meglio ancora sarebbe stato dare più spazio al pubblico per rilasciare la risata liberatoria che gli attori, tutti eccellenti, sono riusciti a strappare al pubblico, invece di smorzarla riprendendo la recitazione.
La compagnia di attori, capitanata da Silvio Orlando, che sale sul palco in compagnia di Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, è brillante.
La regia di Daniele Luchetti mette in scena un agorà di difficoltà, professionali ed esistenziali, tutte racchiuse dentro lo scomodo rettangolo di una palestra. Ogni attore ha il suo efficacissimo momento di gloria che si risolve in un travolgente risata. Lo spettacolo è da vedere, assolutamente.