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La tragedia atipica di Ifigenia al Teatro delle Passioni

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Leonardo Lidi in
Leonardo Lidi in "Ifigenia in Tauride" al Teatro delle Passioni di Modena

Debutta il 31 maggio al Teatro delle Passioni di Modena Ifigenia in Tauride, il penultimo degli otto spettacoli di Santa Estasi, il progetto speciale diretto da Antonio Latella.
Per cinque mesi, sedici attori e sette drammaturghi hanno lavorato insieme al regista esplorando i confini della tragedia, dando luce a otto spettacoli, otto ‘ritratti di famiglia’ che andranno in scena fino al 12 giugno al Teatro delle Passioni, ciascuno con una tenitura settimanale.
Silvia Rigon, classe 87, regista della compagnia Diodolab, ha lavorato come assistente alla regia per Il clan delle divorziate per la regia di Hazis Varzar e nella produzione di Spoleto58 Festival dei 2Mondi – firma l’adattamento di Ifigenia in Tauride in scena fino al 5 giugno.

Ifigenia, figlia di Agamennone e Clitemnestra, vive in Tauride, un’isola ai confini del mondo. Ventiquattro anni prima, un oracolo l’aveva sacrificata perché le navi greche potessero salpare per Troia. La dea Artemide decise di salvarla sostituendola con una cerva al momento del massacro. Ifigenia, diventata sacerdotessa di Artemide, si occupa di sacrifici umani insieme a Toante, sovrano di questo paese di confine.

Ifigenia e il suo re seguono l’antico rituale di immolare alla dea gli stranieri, segnatamente greci, per la ricerca della conoscenza. Studiano infatti il corpo umano e parte di quella che oggi chiameremmo scienza.

Ma dove porta la conoscenza? Quali sono i suoi limiti? Qual è il rapporto tra scienza ed etica? «Ifigenia in Tauride è un tragedia atipica – afferma Silvia Rigon – non vi sono omicidi o mattanze, apparentemente non succede nulla, le situazioni paradossali vissute dai personaggi innescano meccanismi comici e alla fine i protagonisti escono apparentemente illesi dalla vicenda. In questo caso però la salvezza non è sinonimo di lieto fine. Il nucleo tragico consiste nella crisi dell’idea di un futuro positivo che marchia tutti i sopravvissuti: dovranno ‘accettare l’odio degli altri per primeggiare’ afferma Pericle. In questa tragedia, Ifigenia e Oreste segnano definitivamente la nascita di un nuovo linguaggio: assistiamo al crollo definitivo degli eroi e alla presa di consapevolezza dell’impossibilità di un futuro ideale.»

Teatro delle Passioni
Viale Carlo Sigonio, 382 – Modena

Quando
31 maggio, 1 e 3 giugno ore 21.00
4 giugno ore 20.00
2 e 5 giugno ore 17.00

Santa Estasi
Atridi: otto ritratti di famiglia
Un progetto speciale diretto da Antonio Latella

Ifigenia in Tauride
da Euripide
adattamento Silvia Rigon
tutor Antonio Latella e Federico Bellini
assistente alla regia Silvia Rigon
regia Antonio Latella

personaggi e interpreti
Toante Leonardo Lidi
Ifigenia Federica Rosellini
Oreste Christian La Rosa
Pilade Andrea Sorrentino
Mandriano Federico Fedegni
e con Alessandro Bay Rossi, Barbara Chichiarelli, Marta Cortellazzo Wiel, Mariasilvia Greco, Alexis Aliosha Massine, Barbara Mattavelli, Gianpaolo Pasqualino, Emanuele Turetta, Isacco Venturini, Ilaria Matilde Vigna, Giuliana Vigogna

drammaturghi al progetto Federico Bellini e Linda Dalisi

Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena