Prosegue al Teatro Tirso de Molina il “Progetto Romanità”, che ha come obiettivo primario la salvaguardia della cultura romana attraverso il Teatro, nello specifico un teatro brillante, mai scontato ne volgare, che molto spesso ama trattare con il sorriso argomenti di grande interesse peculiari dell’anima della città. In “Ladri di galline praticamente polli” ci si ritrova negli anni anni ’80 nel solito bar, uno dei tanti della periferia romana, per Piero Piaggio, Er Gallina e Sandrino, piccoli delinquenti di quartiere, l’esistenza scorre tra piccoli furti e spaccio di hascish al dettaglio. Per loro la grande occasione arriva con l’accettazione di far da tramite per un passaggio di una grossa partita di fumo tra due clan concorrenti che capeggiano il quartiere, tutto sembra andare liscio, ma una soffiata a favore dei protagonisti svela una trappola. I ragazzi sono ad un bivio: Tirarsi indietro o proseguire? L’aiuto inaspettato di un frequentatore del bar li aiuterà a risolvere questo dilemma dando vita, in questo modo, ad un’esilarante e sgangherata gang impegnata nella realizzazione del colpo che li sistemerà…uno spettacolo pieno di dubbi ma con una certezza.. si ride!!!! “Lo spettacolo – racconta Stefano Fabrizi – nasce originariamente nel 2009, con un buon successo di pubblico, (circa 120 repliche). La volontà allora era quella di ideare un noir comico in un momento dove la serie “Romanzo Criminale” impazzava per le piattaforme televisive. Per cui – prosegue il regista – scrivemmo una storia che facesse vedere un’altra faccia della Roma anni ’80 più vicina alla commedia all’italiana, chiaramente con una storia completamente inventata che volutamente avesse i meccanismi comici contestualizzati nell’estrema periferia romana di allora. Quindi non era una parodia della serie, ma un trattamento originale che viveva di luce propria”.