Essere un docente viene spesso ricondotto alla materia divulgata e il maestro viene confinato entro le quattro mura scolastiche e allo spazio esiguo tra i banchi e la lavagna dell’aula in cui si trova, fraintendendone la vera natura e riducendola a una semplice professione. Il professore è erroneamente definito insegnante, colui che in-segna, mette in riga, impone nozioni per fissare nelle menti distratte degli alunni, dimenticando l’importanza della funzione educativa: educare è trarre fuori, sviscerare il magma informe e irrequieto degli allievi per portarlo alla luce e rendere ognuno consapevole della ricchezza di doti che possiede. Il professore è simile profeta, è colui che forte della propria esperienza è capace di parlare prima del suo uditorio per indirizzarlo alla scoperta di sé, attraverso parole che non informano, ma formano gli animi accordandoli alle inclinazioni e situazioni personali.
Al Teatro Eliseo, Fabrizio Bentivoglio è il professore Ardèche: non un insegnante, bensì un educatore che vive la scuola aprendola alla vita dei suoi alunni. Ne “L’Ora di Ricevimento- Banlieu” di Stefano Massini in scena fino al 26 marzo l’aula scolastica è teatro di incontri e scontri tra un docente e i genitori della scolaresca che gli è stata affidata. Sullo sfondo della periferia di Tolosa, la scuola diventa il conglomerato di culture differenti apparentemente inconciliabili e divergenti, che si riuniscono nella stanza dei colloqui di un professore che è maestro di vita. La regia di Michele Placido ricostruisce con precisione un universo multietnico e variopinto, giocando sulla diversità culturale e religiosa con un tocco di comicità che rende il quadro appassionante e divertente. Il professore Ardèche ritrae i suoi allievi con parole icastiche realizzando descrizioni di fervida immediatezza che restituiscono immagini vivide attraverso monologhi appassionati, intervallati da dialoghi buffi e irriverenti con i genitori degli alunni ( Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Rabi Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, Giulia Zeeti ).
Il professore Ardèche percorre il suo tempo nell’aula e nella vita dei suoi allievi, e nel trascorrere dell’anno scolastico si immedesima in loro tanto da rivivere il ricordo di un alunno di anni precedenti ( Marouane Zotti), è maestro di letteratura e mastro costruttore di un parlare concreto, che educa anche il pubblico a uno sguardo critico, consapevole e sorridente sulla realtà.