Home teatro Parole ed emozioni: al Teatro Parioli va in scena “Classe di ferro”

Parole ed emozioni: al Teatro Parioli va in scena “Classe di ferro”

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I giorni volano, ma le ore non passano mai”, è la  sentenza lapidaria  pronunciata dal signor Libero Bocca al signor Luigi la Paglia con una leggerezza che non riesce a nascondere la pesantezza della malinconia: il tempo che scorre ineluttabile si personifica in due uomini della terza età che si riscoprono coetanei, appartenenti alla medesima Classe di Ferro, da cui prende il titolo la commedia di Aldo Nicolaj, in scena al Teatro Parioli dal 12 al 22 gennaio con la regia di Giovanni Anfuso.

In un parco pubblico si incontrano due signori, lo spazio anonimo tra le panchine diventa luogo comune di uno scambio di battute dapprima impersonale e poi via via più confidenziale e amichevole: il signor Bocca ( Paolo Bonacelli ) e il signor Paglia  (Giuseppe Pambieri) iniziano un dialogo di parole e  emozioni, tra ricordi, rimorsi e rimpianti. In primo piano la staticità dell’azione dei due uomini consente un’oscillazione invisibile ma continua tra presente e futuro, un movimento impercettibile e lieve, di delicata ironia da cui emerge una quotidianietà vissuta in bilico tra la nostalgia del passato e la paura per l’avvenire. I due si riscoprono a vicenda, e tra cinismo e ottimismo l’equilibrio viene mantenuto dalla grazie di Ambra ( Valeria Ciangottini), un’anziana maestra che media con la sua delicata femminilità  la comicità  complice e misogina tra i due.

Il linguaggio  semplice e autentico  lascia emergere profonde verità dal mare di memorie dei due, che nel finale inaspettato si increspa, restituendo un’opera che con saggezza e irriverenza rivela la bellezza della fugacità della vita.