Home oltre Roma “Pensando Pessoa”, all’Arena del Sole ci si confronta con la grande poesia

“Pensando Pessoa”, all’Arena del Sole ci si confronta con la grande poesia

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All’Arena del Sole martedì 9 e mercoledì 10 maggio va in scena “Pensando!… Pessoa”, della compagnia bolognese Teatro dei 25.

Ispirato a “Il marinaio”, ‘dramma statico in un quadro’ di uno dei maggiori poeti di lingua portoghese del ventesimo secolo, Fernando Pessoa, “Pensando!… Pessoa” è uno spettacolo scritto e diretto da Agatino Di Martino, regista non nuovo alla messa in scena di opere dello stesso autore, che si è formato a contatto con alcuni dei più grandi rappresentanti della scena del Secondo Novecento, da Richard Schechner a Leo de Berardinis, al Living Theatre a Thomas Leabhart.

La fonte è un’opera di carattere simbolista che Pessoa compose di getto, nella notte compresa tra l’11 e il 12 ottobre del 1913. In una stanza fiocamente illuminata, tre fanciulle vestite di bianco vegliano una loro coetanea. Prive di identità e di memoria, le tre protagoniste sono destinate a vivere una sola notte. Così vivono quella sola notte, timorose delle prime luci dell’alba che le dissolverà.

L’effimera sostanza di cui sono fatte queste figure femminili ha bisogno di parole per accendersi e sogni da raccontarsi per diventare reale. Le donne sono costrette a fare delle evocazioni oniriche una storia da inventare, e soprattutto, una vita possibile, come quella di un marinaio, che, fatto naufragio su un’isola deserta, immagina un passato e una patria che non ha avuto.

Agatino Di Martino immagina che la presenza di Pessoa accompagni il lavoro come un sottofondo costante e lo guidi: «Quando si lavora sul materiale poetico di Fernando Pessoa, la sua presenza è costante come un sentire di sottofondo una voce, un soffio che con estrema delicatezza guida e sostiene il lavoro, per questo la scelta di inserire nel testo del Marinaio la figura del poeta come a restituire il senso del suo lavoro a cercare un dialogo segreto che ha bisogno di emergere dall’intreccio delle parole».