Al Teatro Studio Uno dal 28 gennaio al 7 febbraio 2016, Caterina Gramaglia presenta “Trilogia della memoria” un progetto composto da tre spettacoli da lei scritti, diretti ed interpretati: “The White Room”, “Le lacrime di Giulietta” e il nuovissimo “Cabala”.
Trilogia della memoria nella memoria, i tre spettacoli accomunati dalla stessa cifra stilistica e dalla stessa attrice, sono tre lavori caratterizzati dall’immersione nel ricordo di qualcuno, nel Ricordo di un evento.
La Trilogia è un’occasione imperdibile per conoscere un’artista unica, Caterina Gramaglia, autrice, regista, interprete straordinaria dal talento raro che in ogni suo spettacolo incanta, sorprende ed emoziona con la sua poesia commovente, folle e meravigliosamente disarmante.
Nella prima settimana dal 28 al 31 gennaio, in prima assoluta, andrà in scena “Cabala” terzo spettacolo della Trilogia della memoria che Caterina Gramaglia ha realizzato in Residenza Temporanea insieme all’autrice e regista Rosa Morelli.
La Cabala è l’insieme degli insegnamenti esoterici e mistici propri dell’ebraismo, in questo nuovo allestimento, partendo da uno primo studio della Cabala, del suo significato semantico e codici, Caterina Gramaglia sul palco insieme a Edù Nofri, esplora le sue radici, mettendo in luce l’evento storico che ha riscritto la storia della comunità ebraica romana: 16 ottobre 1943, data del rastrellamento del ghetto. Attraverso parole Musica e immagini, si animano le Sefirot ( dall’ebraico סְפִירָה “enumerare”) riconoscibili come sfere dell’albero della Cabala.
Raphael Volterra, 8 anni è colui che racconta quel giorno.
“The White Room” e “Le lacrime di Giulietta” i primi due spettacoli inseriti nella trilogia della memoria, entrambi ispirati alla figura di Giulietta Masina, saranno fusi insieme, dando vita ad un unico spettacolo in scena al 4 al 7 febbraio.
“Le Lacrime di Giulietta” nasce nel 2014 come omaggio per i 20 anni dalla morte di Giulietta Masina. E’ uno spettacolo tra parole e musica di Caetano Veloso dall’album che dedicò a Giulietta Masina e Federico Fellini.
“The White Room” Vincitore del premio “Special Off” 2013 al Roma Fringe Festival e del secondo premio Produzione, è una stanza bianca all’interno della quale si passa da vari linguaggi dal no-sense alla poesia, ruotando attorno ai temi della “follia” e della “solitudine”, fino a arrivare al “clown” Gelsomina de La Strada di Federico Fellini.