Dopo l’ampio consenso di pubblico e critica riscosso dallo spettacolo Sabbia lo scorso anno, a coronamento di un laboratorio che ha coinvolto alcuni dei rifugiati del C.A.R.A. di Castelnuovo di Porto, il 28, 29 e 30 Giugno sarà in scena al Teatro Argentina: RESPIRO, seconda parte dell’ideale trilogia del TEATRO DEL DESERTO.
In un anno un milione di rifugiati arrivati in Europa dal mare e 3900 morti nel mediterraneo. Campi profughi in tutto il medio oriente. I gommoni partono da Zuwara. L’ISIS bombarda i pozzi petroliferi di Ben Jawad. Un salvagente costa 50 dollari. Il Sahara è come se fosse un altro mare. Lo spettacolo RESPIRO è una via di fuga, un gioco pericoloso. Il denaro è la religione della nostra epoca che non conosce tregua né perdono. Aleppo. Il sangue nero che si chiama petrolio. Le colonne dei templi polverizzate dal tritolo e dalle videocamere. MC Donnel Douglas F15 Eagle. Un tragitto truccato ci conduce per terra e per mare verso un progresso infelice. Fameliche città. Cambiare la rotta e la musica. Respiro.