Sabato 17 dicembre 2016 prosegue la Stagione di Prosa dell’ITC Teatro con Thanks for Vaselina, un affresco feroce sull’ipocrisia e sui paradossi della società contemporanea, di Carrozzeria Orfeo, compagnia lombarda che negli anni ha raccolto sempre più consensi e ammirazione.
Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia. In questa cornice si muovono quattro bizzarri e sbadati personaggi: Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto che coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana; Wanda, una trentenne obesa, insicura e membro di un fallimentare corso di autostima; e Lucia, madre di Fil e cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco. Tutto si complica, però, quando, dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventata nel frattempo una transessuale… Thanks for Vaselina racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi; è il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere.
«Ancora una volta ci interessiamo alle dinamiche, ai paradossi e alle ipocrisie del nostro tempo con uno sguardo presente ma non moralistico sulla società.
La manomissione delle parole e dell’informazione, la violenza della politica, l’occultamento di alcune verità nel rapporto vittima-carnefice tra occidente e oriente, il potere religioso, le sette religiose, le nuove religioni, i corsi spirituali, i corsi di autostima, i corsi di seduzione. Le false diete e i falsi prodotti biologici, le finte manifestazioni, il finto impegno civile, il finto buonismo. Fattucchiere, imbonitori e santoni con i loro falsi rimedi per tutto. E ancora: la strumentalizzazione del dolore, della solidarietà, della morte. Senza parlare di mia Zia, con le sue scarpette di coccodrillo e il suo odio feroce per gli immigrati, mentre “posta” su Facebook foto e commenti commoventi su cani maltrattati e bambini marocchini.
Thanks for Vaselina […] è una violenza non esplicita, è il compromesso pericoloso e terribile che congela il pensiero. È l’abitudine ad una vita tranquilla. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.» (Carrozzeria Orfeo)