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Un volo con Peter Pan al Brancaccio

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Il Teatro Brancaccio si tinge di azzurro per la prima nazionale di “Peter Pan – il Musical”, spettacolo campione d’incassi dal 2006, vincitore del premio Biglietto d’Oro come spettacolo più visto nelle stagioni 2006-2007 e 2007-2008 e del Premio Gassman.

Maurizio Colombi alla regia  porta sul palco tutta la magia, l’incanto, l’innocenza e la spensieratezza della celebre favola di J. M. Barrie  attraverso le musiche e le parole di Edoardo Bennato, che nello spettacolo sono protagoniste allo stesso modo degli attori che le cantano. Da “L’Isola che non c’è” a “Viva la mamma” a “Sono solo canzonette”, lo spettacolo ripercorre la storia del Bambino Sperduto che non voleva crescere e della sua fatina Trilli, nella loro lotta perenne contro lo spietato  Capitan Uncino. Vengono introdotti in esso anche degli inediti, come “Che paura che fai Capitan Uncino”.

La scena vede come protagonisti venti attori con costumi e personalità sgargianti, i quali ballano, cantano, recitano e si muovono in piena armonia con la musica, dando prova di una grande capacità tecnica e recitativa, frutto di un lavoro molto lungo e complesso. La struttura delle performance è fatta di modo che non ci sia un solo protagonista, ma si possano scorgere le caratteristiche interiori di tutti i personaggi, in accordo con la struttura letteraria della favola, la quale vuole insegnare ai bambini , attraverso esempi visibili, lezioni di vita indelebili.

I colori accesi e brillanti dei costumi e delle luci si incontrano in una scenografia molto accurata e realistica, accompagnata da animazioni digitali sapientemente costruite, che fanno  volare gli spettatori insieme ai personaggi.  Nello spettacolo sono presenti anche riferimenti comici alla quotidianità, che fanno ridere anche la parte di audience formata dai bambini  presenti in sala.

Il pubblico viene coinvolto dagli attori, che ricercano un contatto costante con esso e lo invitano apertamente a partecipare: la quarta parete viene abolita più  volte, senza però stancare gli spettatori. In qualche modo, la partecipazione del pubblico è necessaria, e lui lo sa. Tutti si alzeranno in piedi, infatti,  a pronunciare le indispensabili parole: “Io credo nelle fate” per salvare Trilli, dopo l’invito disperato di Peter Pan (Giorgio Camadona).

Lo spettacolo, per il suo trionfo di tecnica, regia, scenografia e musiche è adatto ad ogni tipo di pubblico. I non più bambini si lasceranno trasportare dalle canzoni della loro infanzia, i bambini ameranno la storia ed i suoi colori, ed entrambi voleranno insieme a Peter percorrendo la strada  che porta alla Seconda Stella a destra.

Tatiana Cintia