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Una famiglia di sole figlie e un racconto francese, al Teatro Tordinona una poesia in rosa

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Non è una storia come le altre. Come potrebbe sembrare. Ma è una storia che “le altre” le potrebbe contenere.

Nel piccolo villaggio di Saint Ludger de Milot, in Québec, tre sorelle ed un fratello si ritrovano insieme dopo svariati anni. Il pretesto per ritrovarsi è l’improbabile ritorno della madre che li aveva abbandonati vent’anni prima per seguire un bello spagnolo, poco dopo aver appreso della morte in guerra in Spagna del marito. In quel frangente la “storia” della famiglia era stata riscritta con lo scopo di proteggere la più piccola delle sorelle: Isabelle. Ora è proprio lei, Isabelle, che obbliga tutti a riprendere contatto con la realtà.
I fatti sono collocati nel 1965, in un piccolo villaggio, isolato, culturalmente e socialmente, praticamente senza storia e non sfiorato dallo sviluppo economico, che pare aver trovato una dimensione comunitaria solo attraverso i codici di un fervore religioso e delle sue regole, spesso sfocianti in un ottuso bigottismo. La messa in scena colloca l’azione in uno spazio più convenzionale e meno denotato realisticamente, traslando e rispettando i caratteri imposti dalla realtà su un piano maggiormente simbolico ed universale. Questo permette di concentrare l’azione sulle dinamiche relazionali dei quattro personaggi e delle disfunzioni di una famiglia, che diventa patologica, arrestando e cristallizzando la crescita di ogni componente sia per l’abbandono subito e le carenza affettive che per le verità celate.

Ore 21.00 – domenica ore 17.30
fino al 17 gennaio 2016
Teatro Tordinona
Via degli Acquasparta, 16
Roma