La storia di un incontro casuale e inaspettato, nell’anonimo bar di una anonima stazione ferroviaria, tra Jacques Belin,(Corrado Tedeschi) un famoso presentatore di quiz televisivi, forse in leggero declino, e la biondissima e formosa Simone Keller (Anna Galiena), che scopriremo essere una detenuta in permesso premio. L’improbabile coppia è sottoposta all’invadenza di un barista appiccicoso e loquace. Un cocktail esplosivo per una notte quasi insonne che Jacques, Simone e il barista, ognuno con una colpa e una sofferenza da scontare ricorderanno … o forse no?
Tra imbarazzi e slanci improvvisi, nel corso dei minuti, emergono le fragilità, i sogni frustrati e le angosce dei personaggi che con l’aiuto dell’alcool, altro protagonista di questa commedia dinamica, disinibita e folle, finiranno per avvicinarsi, -anche troppo!-, in una frenetica notte di ubriachezza.
Il risveglio nel lussuoso appartamento di Jacques sarà inevitabilmente complicato e dirompente. Jaques non ricorda nulla, né chi sia questa donna incandescente e piena di attenzioni che si ritrova installata in casa né perché debba ritrovarsi ancora tra i piedi il ciarliero e invadente barista. E’ un vero godimento il gioco di recitazione tra Anna Galiena e Corrado Tedeschi, accurato divertente e commovente allo stesso tempo, cosa non scontata lavorando su un testo sempre a rischio di cedere alla caricatura e al grottesco. Con grande mestiere il bravo Roberto Serpi è perfettamente a suo agio nel ruolo del barista.
Le quasi due ore di spettacolo, volano piacevolmente per il talento degli attori e la credibilità e semplicità dell’allestimento. Efficace la regia di Antonio Zavattieri che da il ritmo adeguato ad un testo intelligente e divertente.
