Il mito di Pasifae, nella sua eternità si dispiega in una dinamica propria dei giorni nostri, nella fattispecie in una vicenda legata ad una speculazione edilizia di cui Minosse, Dedalo e Pasifae sono gli spietati artefici e le consapevoli vittime.
Tra uffici, telefoni e fucili (predisposti per il mancato sacrificio del toro) si sviluppa e prende vita il terrificante Minotauro, metà uomo e metà bestia, in una graduale mimesi tra realtà (per quanto volutamente caricata) e mito, e dunque anche tra fragile quanto tronfia umanità e inevitabile ferinità; nessuno insomma potrà opporsi all’oscena (letteralmente) unione fra la donna e il toro (ridicolizzato quanto temuto) e il conseguente istinto di morte tutto inscritto nell’oggi assolutizzato.
Una versione interessante, ironica quanto bestiale e spigolosa del mito fondativo della contraddizione eterna tra l’uomo e il suo doppio animalesco.
Con Francesca Accardi, Davide Paciolla, Guido Targetti per la regia di Johannes Bramane in scena al teatro Carrozzerie N.O.T (via Panfilo Castaldi 28) dall’ 11 al 14 gennaio alle ore 21 e domenica alle ore 18.