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Le star del pianismo di domani a Roma il 14 e 15 giugno con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per il gran finale del PIAM, atteso in Scala a Milano a luglio

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Nato dal desiderio di omaggiare la vocazione di talent scout per il futuro dell’arte di Antonio Mormone, fondatore de La Società dei Concerti di Milano, la prima edizione dell’omonimo Premio Internazionale è diventata, nella sua complessa storia di sopravvivenza alla pandemia, epitome del destino dei giovani talenti, i più penalizzati dal fermo artistico ma al contempo i primi a cui deve andare la preoccupazione di tutela e sostegno di istituzioni e operatori culturali per costruire un futuro solido delle arti performate a favore della società civile.

In prima fila in questa battaglia di civiltà, in collaborazione con il Conservatorio G.Verdi, Teatro alla Scala e Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nonché il Patrocinio del Ministero della Cultura, Comune di Milano, il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, Enrica Ciccarelli Mormone, Presidente de La Società dei Concerti, pianista e moglie del fondatore, che ideando questo premio veramente internazionale, non aveva certo potuto immaginare quanto sarebbe stato essenziale nella ripresa post pandemica per i 10 semifinalisti tra i 18 e i 27 anni, già emersi in competizioni come Rubinstein, Venezia, Chopin, Queen Elisabeth, Cleveland e selezionati in collaborazione con istituzioni formative quali Juilliard School di New York, Curtis Institute di Philhadelphia, Moscow Central Conservatory, Royal College of Music di Londra, Accademia Internazionale di Imola, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Conservatoire Superieur di Parigi, Hochschule für Musik di Hannover, Mozarteum University di Salisburgo, Università di Vienna.

Dieci giovani eccellenze del pianismo mondiale, selezionati su centinaia di  candidati da tutto il mondo – 16 diversi paesi fra cui Cina, Corea del Sud, UK, USA, Austria e Polonia, 20 dall’Italia – che potranno finalmente tornare davanti al pubblico dal vivo dal 23 maggio in ripetuti concerti distribuiti su tutto il tessuto urbano milanese e non solo, dal Conservatorio fino al Mare Culturale Urbano e Nuovo Teatro Ariberto a Milano, poi ancora Vercelli, Chiasso, Cernobbio e Cerro Maggiore in un percorso virtuoso di ripresa dello spirito concertistico dopo i lunghi mesi di studio in solitudine.

Quindi sotto la supervisione della star Evgenj Kissin, Presidente Onorario del Premio, l’unico cui Kissin abbia aderito nella sua carriera, il cammino del PIAM si sposterà in una maratona pianistica di due giorni, il 14 e 15 giugno, ospitata dal Parco della Musica di Roma sotto l’egida dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al termine della quale Kissin stesso annuncerà i tre finalisti insieme al consigliere artistico M° Nazzareno Carusi e al comitato d’onore del Premio guidato dal Presidente Dottor Gianni Letta. I tre finalisti saranno quindi i protagonisti assoluti dell’ultima settimana concertistica a Milano, in Scala e Conservatorio, per le tappe finali e la proclamazione del vincitore da 7 al 11 luglio.

Nato con scadenza quadriennale, il Premio Internazionale Antonio Mormone verrà dedicato ad edizioni alterne al pianoforte ed al violino e rappresenta per i giovani un concreto supporto per entrare subito nel mondo della professione, grazie alla collaborazione discografica con Universal, al contratto con l’agenzia Lorenzo Baldrighi Artists Management e al supporto di istituzioni musicali quali Musica Insieme di Bologna, Amici della Musica di Firenze, Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Camerata Ducale Vercelli, Teatro Comunale di Carpi, Società “Primo Riccitelli” di Teramo, Festival Le Classiche Forme, Stuttgarter Philharmoniker, Nürnberger Symphoniker, StaatsPhilharmonie Rheinland Pfalz, Württembergische Philharmonie Reutlingen, NWD Philharmonie, Festival Sant Pere de Rodes, Hammerkalvier International Piano Series, Besalù Festival, Buffalo Philharmonic, Virginia Symphony Orchestra, Tongyeong International Music Festival, Polish National Radio Symphony Orchestra Katowice, Konzerthaus Berlin Bechstein Seires.

Per il pubblico italiano sarà invece una preziosa occasione per tornare alla musica dal vivo, godendosi uno spaccato unico sul futuro del pianismo mondiale e nella consapevolezza di sostenere i giovani talenti in un momento così delicato per il loro ritorno all’arte, alla vita, al lavoro e in definitiva alla speranza.

I dieci semifinalisti:

Leonardo Colafelice, Italia, 26 anni, secondo premio al Cleveland International Piano Competition, finalista al Arthur Rubinstein International Piano Master Competition

George Harliono, UK, 20 anni, in carriera internazionale dall’età di 9 anni e vincitore del Classic BRIT Awards di Londra

Su Yeon Kim, Corea del Sud, 26 anni, semifinalista al International Chopin Piano Competition di Varsavia e al Queen Elisabeth Competition di Bruxelles

Ying Li, Cina, 23 anni, proveniente dalla Julliard, in brillante carriera solista ma intesamente impegnata in attività cameristica con molti ensemble fra cui il trio AYA di Philadelphia

Micah McLaurin, USA, 26 anni, definito dal Philadelphia Enquirer “Una personalità forte con tecnica e forza in abbondanza, ha un’intensa carriera concertistica internazionale

Josef Edoardo Mossali, Italia, 20 anni, prosegue gli studi con il M°Motterle a bergamo e con il M°Iannone, vincitore di numerosi premi italiani, si è esibito in Italia con Società dei Concerti e Società del Quartetto, nonché nel Festival di Bergamo e Brescia.

Suah Ye,  Corea del Sud, 21 anni, vincitrice della nona edizione dell’International Tchaikovsky Competitio, 1° premio dell’Arthur Rubinstein International Youth Piano Competition e ha ricevuto un premio per la migliore esecuzione del brano contemporaneo, un contratto di registrazione per un CD e un invito dalla Novosibirsk Academic Symphony .

Philipp Scheucher, austria, 28 anni, ha trionfato all’International Music Prize di Colonia, Germania.
Nel 2018 è stato tra i primi dieci giovani pianisti emergenti ad esibirsi al Honens International piano competition a Calgary, in Canada. Più recentemente gli è stato assegnato il premio onorario dal governo austriaco, scelto tra i 50 migliori Master alumni e il 1°premio al concorso pianistico “Karlrobert Kreiten” svoltosi presso l’Università di Colonia.

Leonardo Pierdomenico, Italia, 29 anni, vincitore del Van Cliburn International piano Competition, semifinalista al Queen Elisabeth International Piano Competition, il suo debutto discografico ha vinto il premio Gramophone ed è stato tra i 7 migliori album per pianoforte solo del Preis der Deutschen Schallplatten Kritik (Prize of the German national musical Critique).

Piotr Pawlak, Polonia, 23 anni, ha vinto innumerevoli Chopin Piano competition fra cui il primo premio a Darmstadt (2017), secondo premio a in Budapest (2018), Cracovia (2017) e Pechino (2016), primo premio a Jelenia Góra (2011), fra i tanti.